Nubifragio dell'Elba: la Regione stanzia risorse per le foreste

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2002 18:17
Nubifragio dell'Elba: la Regione stanzia risorse per le foreste

FIRENZE- Ammontano a circa 220 mila euro le risorse del settore forestale che la Regione Toscana ha assegnato alla Comunità montana dell'Elba e della Capraia per l'attuazione di una serie di interventi urgenti di sistemazione idraulico-forestale nelle zone colpite dal nubifragio del 4 settembre. E' quanto rende noto l'assessore all'agricoltura e alle foreste Tito Barbini, sottolineando che la somma stanziata permetterà di finanziare una prima serie di progetti che avranno l'obiettivo di attuare le prime misure per la messa in sicurezza dei versanti, degli alvei e delle sponde dei corsi d'acqua interessati dall'evento alluvionale.

"Una corretta politica forestale - ricorda l'assessore - rappresenta un importante strumento di salvaguardia del territorio. Per questo abbiamo deciso questo primo stanziamento, in attesa che sia definito il programma che i tecnici della Comunità montana stanno predisponendo e che potrà essere finanziato già dal prossimo anno". Il primo stanziamento, ricorda Barbini, consentirà di ripulire il letto di alcuni corsi d'acqua dalla vegetazione e dagli altri materiali che si sono accumulati, di rimuovere piante pericolanti, di risistemare versanti, alvei e sponde, di provvedere alla messa in sicurezza e alla stabilizzazione di dissesti localizzati e diffusi.

I primi interventi riguarderanno le aree di Lacona, Ortano, Procchio ed il complesso demaniale regionale di San Martino, aree nelle quali sono stati rilevati i maggiori dissesti. Nella loro realizzazione verranno privilegiate tecniche a basso impatto ambientale con il prevalente utilizzo di nateriali naturali - pietre e legname - reperiti sul posto.
L'assessore ha voluto sottolineare l'impegno della Regione Toscana nel settore forestale in occasione dell'evento calamitoso del 4 settembre: un impegno che si è concretizzato già nelle ore immediatamente successivi al nubifragio nei primi interventi di ripristino attuati dagli operai forestali alle dipendenze della comunità montana.

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