Uno spettacolo teatrale al Parterre: Anna Meacci mercoledì 26 giugno (ore 21,30)
Sabato 29 giugno ospite l’attore e scrittore Moni Ovadia
Domani incontro con l’editore di Stampa Alternativa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 giugno 2002 13:26
Uno spettacolo teatrale al Parterre: Anna Meacci mercoledì 26 giugno (ore 21,30)<BR>Sabato 29 giugno ospite l’attore e scrittore Moni Ovadia<BR>Domani incontro con l’editore di Stampa Alternativa

Il ritorno sul palco del Parterre per Anna Meacci, geniale e irascibile comica fiorentina, di nuovo sui palcoscenici della Penisola per la presentazione dello spettacolo Fiabole. Una piéce ironica e pungente, in perfetto stile Meacci, che l’artista descrive cosi:
"Torniamo alle fiabe tradizionali. Sono divertenti, ma spesso anche truci. Talvolta poi non condivido il loro valore educativo. La mamma di Cappuccetto Rosso, per esempio era una bella st....... Perchè ha mandato la bimba da sola nel bosco? O non poteva accompagnarla? E il Principe azzurro? Ci ha rovinati tutti: uomini e donne.

L'ansia da prestazione maschile è colpa del Principe azzurro. O come fa un povero cristo ad avere per paragone uno che con un bacio ti risveglia? Noi donne invece, fin da piccole, siamo costrette a sognare quel principe che non esiste. Sono le pantofole e non gli incantesimi, che trasformano ogni principe azzurro in un ranocchio. Quanto al Gatto con gli stivali mi sono sempre chiesta : ma è intelligente lui o son bischeri gli altri? Suvvia quell'orco che si tramuta in topo di fronte ad un gatto è proprio un imbecille.

Ma le fiabe si sa hanno un preciso substrato psicanalitico... Nel corso del recital citerò parte del libro Mondo Incantato di Bruno Bettelheim, che è il più grande psicoanalista di fiabe. Su certe teorie ovviamente un po' ci giocherò. Ho anche preparato un questionario da distribuire tra gli spettatori. Chiederò di dare dei giudizi, dei voti, sulla mamma di Cappuccetto Rosso o sul finale di Hansel e gretel. Devo dire che mi ha molto aiutato a leggere in maniera diversa le fiabe Riccardo Buonaiuti, un mio amico maestro elementare, grande esperto di Fiabe.

La fiaba scritta da Anna Meacci cosa racconta? Sarà una super fiaba con tutti i personaggi più noti: dal Principe azzurro al cavallo a 12 zampe, che poi chissà come farà ad andare al galoppo. Il recitar raccontando sembra dunque appassionarla molto. Si, a dicembre in molte scuole superiori terrò anche delle lezioni di storia tragicomiche, imperniate sugli ultimi 50 anni della politica italiana".

Continuano gli incontri letterari di Parterre Open On Air 2002, la rassegna estiva promossa da Controradio e Le Nozze di Figaro al Parterre di piazza della Libertà, a Firenze.

Sabato 29 giugno, sarà ospite l’attore e scrittore Moni Ovadia, per la presentazione del suo recente libro “Vai a te stesso” (Einaudi 2002). Ad introdurre il grande artista bulgaro, saranno l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Simone Siliani e Domenico Guarino di Controradio. La serata è organizzata in collaborazione con Comune di Firenze, nell’ambito di Firenze Estate 2002. “Vai a te stesso” è un libro coraggioso e necessario, insieme provocatorio e sorridente, che ripropone la tradizione dell'ebraismo come cammino di assoluta libertà, per ebrei e non ebrei.

Un libro che rifiuta la logica della guerra, combattendo alla radice i modi di pensiero che la rendono possibile. Nel frastuono della città, nella confusione dei messaggi, e dei troppi consumi, è possibile oggi mettersi di nuovo all'ascolto della voce interiore che parlò ad Abrahamo, e gli disse di distruggere gli idoli e di "andare a se stesso", di lasciare ogni cosa e "andare nel deserto"? Già, e che cosa è oggi un "deserto"? Moni Ovadia risponde che sí, è possibile ascoltare quella voce.

Anzi, è necessario. Per sentirla non bisogna nemmeno lasciare il mondo, bisogna invece dargli senso. E propone, con la grazia sorridente del cantastorie e del saltimbanco, come egli stesso si definisce, una via stretta, ma alla portata di ciascuno, per conquistare la condizione di libertà permanente, di "santificazione" della vita quotidiana che rappresenta l'eredità forse più sconvolgente e vitale che la tradizione dell'ebraismo possa regalare a tutti gli uomini. Quello che ancora oggi non si perdona agli ebrei: il monoteismo, ovvero la scoperta di poter essere tutti uguali (e liberi) di fronte a un unico Dio.

Liberi persino di metterne ai voti l'esistenza, come racconta Ovadia in una incantevole storiella rabbinica... In una varietà di registri che va, appunto, dalla storiella comica al commento della Bibbia, dalla lettura poetica all'apologo, dall'excursus storico fino alla testimonianza politica, si dipana davanti agli occhi del lettore un arazzo continuamente mutevole, il cui disegno prende forma man mano, fino a rivelare all'improvviso un orizzonte di portata enorme. Dove emozioni concetti e sentimenti si fondono, non piú contrapposti, a combattere la guerra del pensiero vivo contro ogni forma di schematismo, settarismo, pregiudizio, fondamentalismo: contro ogni vecchio e nuovo asservimento idolatrico al potere, fonte continua e profonda della guerra reale.

«Questo piccolo libro ha un sogno: rompere un pregiudizio. Ma quand'anche gli riuscisse solo di aprire una piccola crepa in quel pregiudizio, il suo soldo sarebbe stato pagato». Moni Ovadia Moni Ovadia è nato a Plovdiv, in Bulgaria, nel 1946 da una famiglia ebraica. Nel 1993 si impone al grande pubblico con Oylem Goylem, sorta di teatro musicale in forma di cabaret. Ha pubblicato tra l'altro Speriamo che tenga, Mondadori. Per Einaudi sono usciti L'ebreo che ride (1998), Ballata di fine millennio (2000).

Continua Aggiungi Un Disco a Tavola, l’evoluzione musicale di una cena, la rassegna curata da Ernesto De Pascale per Parterre Open On Air 2002: incontri “informali” con i personaggi dello spettacolo e della cultura, per parlare dei loro gusti musicali – sono loro a scegliere la colonna sonora dell’incontro – ma non solo.

Ospite dell’appuntamento di martedì 25 giugno sarà Marcello Baraghini, una delle figure più interessanti della cultura italiana, ideatore della storica casa editrice Stampa Alternativa.

INAUGURAZIONE TERZA PORTA
In prima serata (ore 21) sempre martedì 25 giugno, è prevista l’inaugurazione - alla presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Simone Siliani - della “Terza Porta”, la grande opera architettonica realizzata da Le Nozze di Figaro e Controradio in collaborazione con Ordine degli Architetti di Firenze e Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto Onlus.

Si tratta del progetto vincitore del concorso internazionale di architettura Idee Parterre Open On Air 2001 per la progettazione (architettura effimera) di una porta nell'area del Parterre in Piazza della Liberta a Firenze: iniziativa a cui hanno partecipato oltre duecentocinquanta concorrenti. Come stabilito dalla giuria presieduta dall’architetto Mario Preti - Presidente Ordine degli Architetti di Firenze - l’opera vincitrice del concorso è Zazà747, presentata dagli architetti Nicola Santini, Elisabetta Agostini, Jelena Zanchi, Marco Barone (vedi allegati).

Una struttura, quella della Terza Porta del Parterre, che si presta molteplici impieghi, e che nel corso della stagione estiva 2002 sarà utilizzata come schermo per la proiezione di opere video.

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