Dalla privatizzazione al rilancio dell’offerta termale di Montecatini

Redazione Nove da Firenze
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29 maggio 2002 07:48
Dalla privatizzazione al rilancio dell’offerta termale di Montecatini

FIRENZE- “La Toscana terra del benessere. Questo è il nostro obiettivo, questo è ciò che intendiamo quando parliamo di investire sul futuro di questa regione”. E’ con queste parole che il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha accolto l’amministratore delegato della nuova società che gestirà le Terme di Montecatini, Mauro Scaramucci, durante l’incontro che si è svolto stamani nella sede della Regione,, in Via Cavour a Firenze.
“Essere riusciti a concludere positivamente il processo di privatizzazione delle Terme - ha continuato Martini - ha per noi un valore strategico.

Era un nostro impegno e l’abbiamo mantenuto. Non solo. Adesso stiamo lavorando per estendere questa scelta anche alle Terme di Chianciano e di Casciana. Dalla privatizzazione ci aspettiamo risultati positivi sia per il rilancio del settore che per l’intera città”.
L’incontro, a cui ha preso parte anche l’assessore Susanna Cenni, ha costituito anche l’occasione per un primo scambio di valutazioni sulla situazione del settore e dell’azienda e sulle sue prospettive.


“Lavoriamo per fare di Montecatini la capitale del benessere – ha ribadito in pieno accordo con il presidente della Regione, il neo-amministratore delle Terme, Mauro Scaramucci – sulle potenzialità di questo settore e di questa città non ho dubbi. Quando abbiamo analizzato il bando con l’offerta ci siamo resi conto sia dei pregi che dei difetti. Tra gli aspetti negativi abbiamo individuato – ha detto Scaramucci - un bilancio assai critico; risorse umane scarsamente motivate e non adeguatamente formate; un’azienda monoprodotto, con un offerta ristretta sostanzialmente solo alla cura idropinica.

Poi, accanto a queste, diciamo, ombre, abbiamo individuato anche tre aspetti positivi, che sono poi le ragioni che ci hanno convinto ad affrontare questa sfida: al primo posto la notorietà del marchio, che rappresenta un indiscusso vantaggio industriale; poi la regione a cui Montecatini appartiene, la Toscana, costituisce un sicuro valore aggiunto; infine il contesto architettonico di assoluto pregio. Ora siamo qui - ha concluso Scaramucci - e abbiamo iniziato a lavorare per dare gambe a questo nostro progetto”.

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