Missione in Palestina di una delegazione di sindaci europei, per contribuire a costruire la pace e per portare iniziative concrete per lo sviluppo: è la proposta che parte da Firenze, dal sindaco Leonardo Domenici, che stamani in Palazzo Vecchio ha aperto l'incontro "Medio Oriente - la pace o la guerra", organizzato dalla Giunta regionale toscana con il Comune e la Provincia di Firenze. Un incontro che ha visto rappresentanti delle istituzioni e della società civile israeliane e palestinesi intorno allo stesso tavolo per parlare di "pace possibile", e che si concluderà con la sigla della Carta di Firenze, "un documento importante che si inserisce nello sforzo comune di arrivare ad un dialogo vero per la pace" ha detto il sindaco.
"Io credo che in questa fase sia molto importante il ruolo della diplomazia 'dal basso', di una mobilitazione in cui l'impegno in prima persona dei sindaci può avere un ruolo importante. Credo nelle iniziative che possono costituire una rete di rapporti anche a partire dai Comuni, dalla collaborazione fra istituzioni locali, da un impegno collettivo. Perché mattone dopo mattone, un passo dopo l'altro, si può arrivare lontano anche nei momenti più bui e difficili. Per questo ho sctitto a 12 sindaci europei, per invitarli ad un viaggio in Palestina da compiersi fra maggio e giugno".
Domenici ha quindi sottolineato il ruolo di Firenze: "Città del mondo, città operatrice di pace riconisciuta dalle Nazioni Unite e quindi pronta ad accogliere qualunque incontro che possa portare ad un dialogo vero fra israeliani e palestinesi. Firenze è il luogo fisico dove si sa che ci si può confrontare: questo ritengo sia importante. E questo è il nostro difficile ma appassionante compito per contribuire a trovare la pace".