Arriva a Firenze L'acchiappamosche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2002 08:05
Arriva a Firenze L'acchiappamosche

Arriva oggi a Firenze, in piazza delle Repubblica, l'"Acchiappamosche", mostra itinerante interattiva di "Medici Senza Frontiere" che si propone di sensibilizzare i cittadini sul problema del mancato accesso alla salute per milioni di persone nel mondo. La mostra, che si concluderà il 20 marzo, prende il nome dalle reti che, in molti paesi del continente africano, vengono utilizzate per attirare ed imprigionare le mosche tzé-tzé, responsabili della trasmissione della malattia del sonno. Permetterà ai visitatori di calarsi per mezz'ora nei panni e nella vita di altri, di un bambino sudafricano con l'Aids, di una ragazza ucraina con la Tbc, di un ragazzo burundese con la malaria.

Si tratta di un gioco di ruolo che farà scoprire ai visitatori quanto è difficile vivere in certi paesi dove le leggi del mercato hanno la meglio sui diritti umani. «Mi aspetto che i fiorentini accorrano numerosi - ha detto la Presidente per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini - a sperimentare, con un divertente gioco di ruolo, le esperienze di chi, ogni giorno, si trovare a vivere le difficoltà di un percorso assistenziale. La situazione sanitaria nei paesi in via di sviluppo è grave, in particolare per le malattie infettive e parassitarie: un terzo della popolazione mondiale non ha accesso alle cure e 15 milioni di persone muiono ogni anno per malattie infettive curabili come tubercolosi, morbillo, malattia del sonno, diarree.

Nel novembre del 1999 "Medici Senza Frontiere" ha avviato una campagna per consentire alle popolazioni povere l'accesso ai farmaci essenziali, cioè per garantire le cure anche a coloro che non possono permettersi di pagare le medicine. La campagna deve quindi affrontare le complesse problematiche relative alla produzione e al commercio dei farmaci. Sono in gioco gli interessi economici delle case farmaceutiche, il ruolo dell'organizzazione mondiale del commercio e dell'organizzazione mondiale della sanità, le politiche sanitarie dei governi locali e delle grandi potenze, ovvero gli USA e l'Unione Europea».

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