Calcio, serie C1: Uno striscione indecente in Livorno-Triestina scatena la protesta della città giuliana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2002 16:52
Calcio, serie C1: Uno striscione indecente in Livorno-Triestina scatena la protesta della città giuliana

Livorno è nella vergogna per alcuni suoi pseudo-tifosi che domenica scorsa nella sfida casalinga con la Triestina(serie C1 giorne A di calcio) hanno offeso i giuliani con un irriguardoso striscione: "Tito ce lo ha insegnato - la foiba non è reato". Il sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza (Fi), ha chiesto immediatamente alle massime autorità di Livorno, tramite un documento, "di prendere le distanze da quanto accaduto" e a scusarsi "ufficialmente con la città di Trieste". Nel documento si domanda anche perchè la Polizia non abbia fatto togliere lo striscione e perchè la Lega Calcio abbia fatto svolgere la partita "in un simile contesto". Il Consiglio Comunale di Trieste ha poi approvato una mozione che condanna l' esposizione di tale striscione inneggiante alle foibe.

Renzo De Vidovich, presidente della delegazione di Trieste del Libero Comune di Zara in esilio, ha chiesto al sindaco di Livorno, di intestare una via della città ai martiri delle foibe e di attuare nelle scuole di Livorno "un ciclo di conferenze - ha rilevato - sull' Esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, in seguito all' azione terroristica dei partigiani di Tito e sulle Foibe dove morirono diecimila innocenti". Il Capo dell'ufficio indagini della federcalcio, Italo Pappa, ha disposto l'immediata apertura di un'inchiesta sullo striscione comparso domenica scorsa in una curva dello stadio di Livorno.

Lo rende noto la Figc. Il club toscano rischia ora pesanti provvedimenti disciplinari, che potrebbero arrivare fino alla squalifica del campo.

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