Prestigiosa affermazione della ricerca fiorentina: l’Agenzia Spaziale Tedesca ha deciso di conferire il Premio “Wernher von Braun” a Mario Calamia, ordinario di Campi elettromagnetici presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze.
Il riconoscimento, intitolato ad uno dei più grandi scienziati di astronautica ed istituito nel 1978 con lo scopo di premiare il lavoro di team di scienziati operanti in campo spaziale, è stato attribuito al docente fiorentino per i risultati e i contributi apportati alla ricerca dalla «Shuttle Radar Topography Mission», spedizione spaziale del febbraio del 2000 che ha realizzato una nuova mappatura topografica della superficie popolata del nostro pianeta.
Al progetto, il cui responsabile scientifico italiano è stato, appunto, Calamia, hanno partecipato l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), a fianco della NASA, NIMA (National Imagery & Mapping Agency) e l’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR).
Lo Shuttle, partito dal Kennedy Space Center in Florida, ha utilizzato apparecchiature laser tarate in modo da avere due immagini simultanee, leggermente diverse, della stessa scena, che hanno permesso di ricostruire un’immagine tridimensionale della superficie terrestre.
Il “Wernher von Braun Award”, conferito solo sette volte (l’ultima nel 1994), verrà consegnato allo studioso il prossimo 18 aprile alla presenza dei membri del Parlamento tedesco in una serata speciale. L’unico italiano ad averlo ricevuto in precedenza è stato Ernesto Vallerani dell’Alenia Spazio nel 1990.
Mario Calamia è presidente dell’International Advanced Center for Space Application (IACSA), il consorzio di ricerca dell’Università di Firenze che studia le la tecnologia spaziale.
Fra i suoi campi di attività, oltre alla trasmissione e all’elaborazione dati a grande distanza, si segnalano il trasferimento delle tecnologie avanzate e la ricerca nel campo del design e dell’ergonomia in condizioni estreme.
