Bonifiche, la Regione interviene sulle inadempienze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2002 08:38
Bonifiche, la Regione interviene sulle inadempienze

FIRENZE- La Regione Toscana sosterrà l'azione sostitutiva dei sindaci per l'esecuzione degli interventi di bonifica di ufficio che saranno realizzati al posto di soggetti inadempienti, tranne poi rivalersi nei confronti di questi ultimi. E' questa la principale decisione assunta dal governo regionale, su proposta dell'assessore all'ambiente Tommaso Franci, nell'ambito del suo impegno per la messa in sicurezza e il ripristino ambientale dei numerosi "siti inquinati" disseminati sul territorio toscano: oltre 400 aree - tra discariche di rifiuti chiuse, stabilimenti industriali dismessi e giacimenti minerari esauriti - solo quelli compresi nel Piano regionale di bonifica.

La Toscana insomma, intende ripetere e rafforzare, migliorandolo ancora, il tipo di intervento messo a punto nei mesi scorsi per il risanamento del fiume Merse, quando le amministrazioni locali, con il supporto tecnico e finanziario della Regione, decisero di esercitare l'azione sostitutiva al posto della società mineraria Campiano (Eni).
Con questo provvedimento la Toscana si conferma regione all'avanguardia nel campo delle bonifiche ambientali, con un impegno che già nel 1993 la vide adottare una sua legge in assenza di specifiche norme nazionali.
Il Piano regionale di bonifica delle aree inquinate elenca complessivamente 402 siti, per 119 dei quali si indica l'esigenza di un intervento "a breve termine".

Per circa l'87 per cento di essi le procedure di bonifica sono state completate o comunque attivate. Per i siti "a medio termine" la percentuale è del 31 per cento. Ai siti del Piano andrebbero poi aggiunti quelli oggetto dell'autodenuncia prevista dal decreto ministeriale 471/1999 - in Toscana 76, metà dei quali riguatrdano distributori di carburanti - più 230 situazioni censite dopo la scadenza dei termini di autodenuncia. Da una prima analisi della situazione relativa alle aree classificate per interventi "a breve termine" i poteri sostitutivi potrebbero essere esercitati per 15 aree per cui le procedure non sono state attivate oltre che per 7 aree per cui le procedure sono state attivate ma con un intervento la cui attuazione è reputata a rischio.
Il governo regionale potrà sostenere l'azione sostitutiva sia con finanziamenti comunitari per le aree Obiettivo 2 o in Phasing Out (ricordiamo che nel periodo 1995-99 l'Unione europea ha finanziato progetti di "recupero siti degradati" per complessivi circa 60 milioni di euro) e con le risorse del fondo di rotazione istituito con la legge regionale 25/1998, "Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati".

Per il 2002 il fondo prevede uno stanziamento di oltre 2 milioni di euro. Non vanno dimenticate le "bonifiche di interesse nazionale". Il recente decreto del ministero dell'Ambiente ha infatti riconosciuto le aree industriali di Massa Carrara, Piombino e Livorno come siti di intresse nazionale, assegnando sulle tre annualità 2001-2003 14 milioni e 564 mila euro a Massa Carrara e Piombino e 2 milioni e 890 mila euro a Livorno, per complessivi 32 milioni di euro.
Da ricordare che ad oggi mancano ancora tutti i Piani provinciali di bonifica, strumenti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi del Piano regionale.

La Giunta regionale, con lo scopo di sollecitarne la predisposizione, ha ritenuto di sostenere ciascuna Provincia con un contributo di 50 mila euro.

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