Monitoraggio dei prezzi in euro: lievi variazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2002 16:07
Monitoraggio dei prezzi in euro: lievi variazioni

L'effetto euro comincia a farsi sentire, ma non si registrano stangate sui prezzi. E' questo il risultato del monitoraggio sui prezzi effettuato dall'Ufficio statistica del Comune di Firenze. La percentuale dei prodotti senza variazione tra gennaio e febbraio si è assestata sul 67,6 per cento contro l'86,7 per cento rilevato tra dicembre e gennaio. Se invece si considera l'intervallo tra -0,2 euro e +0,2 euro, la percentuale delle variazioni di prezzo risulta sostanzialmente invariata (da 93,3% a 93,7%).

Questo significa che le variazioni, che pure ci sono state, si sono distribuite sull'intervallo immediatamente precedente e successivo con differenze al massimo di 20 centesimi di euro e quindi non si può parlare di aggiustamenti speculativi. E anzi le variazioni in diminuzione sono maggiori rispetto a quelle in aumento (17,4% contro 14,9%). Si può immaginare che la prossima fine della doppia circolazione porti a variazioni di prezzo dovute a una naturale predisposizione ad arrotondare i prezzi a cifre che l'Istat definisce "simpatiche", cioè con 0 o 5 centesimi finale.

"Questo conferma quanto già espresso dall'Amministrazione nella precedente analisi dei prezzi sul tema dell'euro - spiega l'assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna - . Non c'era ragione di grandi preoccupazioni per il periodo di transizione della lira. Se qualche evento moderatamente negativo dovesse verificarsi avremo probabilmente modo di constatarlo alla fine di questo periodo e cioè nei mesi di marzo e aprile che coincideranno anche con la ripresa dell'attività turistica grazie alla Pasqua.

Ma possiamo ritenere che comunque d'ora in poi l'andamento dei prezzi riprenderà il suo normale cammino per ragioni indipendenti dalla valuta considerata". Ricordiamo che per valutare gli effetti del passaggio dalla lira all'euro già da ottobre sono stati messi sotto osservazione 44 prodotti delle marche più diffuse scelti tra quelli inseriti nel paniere utilizzato per la rilevazione dell'indice mensile dei prezzi al consumo dell'Istat. Tra i prodotti la pasta, il latte fresco, il dentifricio, il gelato, il bagnoschiuma, lo yogurt, il biglietto del cinema, il succo di frutta, la videocassetta e via dicendo.

Per isolare il possibile effetto euro sono stati scelti prodotti il cui prezzo è normalmente piuttosto stabile e non oscilla per cause stagionali o per particolari variazioni della domanda. Le osservazioni sono state effettuate su 183 esercizi tra grande distribuzione e distribuzione tradizionale. L'Ufficio statistica ricorda che non si tratta dell'anticipo dei dati sull'inflazione che saranno diffusi il 21 febbraio.

In evidenza