Sulla "Nazione" dell' 8 Gennaio 2002 sono apparse alcune dichiarazioni dell'assessore all'urbanistica del Comune di Fiesole, Alessandro Marangoni.
Da anni l'associazione ambientalista "Il Gambero" della Valle del Mugnone è
in aperta battaglia con l'amministrazione comunale per le scelte secondo
l'associazione sciagurate, sotto il profilo dell'impatto ambientale. E
nell'ultimo numero della rivista de "Il Gambero" non sono mancate le
consuete critiche alle strategie comunali, accusandola di "cementificare"
il territorio.
Non si è fatta attendere la replica dell'assessore all'urbanistica,
Alessandro Marangoni: «Vorremmo far presente che il dibattito su tutte le
questioni sollevate dal Gambero c'è stato un ampio dibattito che ha
coinvolto per oltre due anni l'intera cittadinanza oltre alle associazioni
che operano sul territorio fiesolano.
Anche il Gambero si ricorderà delle proposte per il piano strutturale (poi approvato dal consiglio comunale) e del successivo regolamento urbanistico (approvate): proposte che dopo ampia discussione sono divenute regole fissate in atti amministrativi compiutamente applicati. Le critiche sono prive di fondamento, poiché gli atti del consiglio testimoniano come il nuovo assetto urbanistico sia esattamente l'opposto di quello (cementificatore) che il Gambero vuole dipingere a tutti i costi.
Non è previsto alcun albergo vicino alla
stazione della funicolare e quest'ultima è prevista solo nel piano
strutturale e non nel regolamento urbanistico (che è lo strumento attuativo
del piano strutturale), quindi per il momento non si farà. Resta la
stranezza di un'associazione naturalistica che si oppone fieramente ad un
mezzo di trasporto unitamente riconosciuto come ecologico da tutti coloro
che di ecologia se ne intendono».
Ecco la risposta del Gambero: "Leggiamo con un certo stupore le dichiarazioni dell'assessore
all'urbanistica del Comune di Fiesole, Alessandro Marangoni, apparse sulla
Nazione.
Dichiarazioni che ci sembrano inesatte sulla
base degli stessi documenti urbanistici prodotti dall'amministrazione Comunale.
Afferma Marangoni, infatti, che la funicolare non si fara' dato che non e'
prevista nel piano urbanistico. Al contrario, la funicolare vi appare ben
due volte. Una volta nella scheda 37 dell'allegato n. 16 (relazione
geologica) intitolata appunto funicolare dove appare anche il tracciato
ben visibile nella figura 25. La seconda volta appare nel regolamento
urbanistico stesso (Norme) dove all'articolo 42, comma 4, si danno
addirittura indicazioni dettagliate sulla posa dei binari.
Quanto all'albergo, che l'assessore nega sia previsto, appare
all'articolo 38 delle norme del R.U.
(Area di Trasformazione urbanistica AT
9) nell'UTOE 7 (Fiesole) come complesso prevalentemente residenziale non
meglio identificato, la cui funzione perlomeno parzialmente alberghiera e'
comunque chiara dato che si dice che comprende un parcheggio per bus
turistici.
Il fatto che l'assessore neghi pubblicamente l'esistenza nel regolamento
urbanistico di una funicolare che invece vi appare piu' di una volta la
dice lunga sulla trasparenza del preteso ampio dibattito che si sarebbe
svolto sull'argomento.
Su questo punto, ricordiamo anche come le
opposizioni in consiglio comunale hanno abbandonato l'aula al momento della
votazione sul regolamento stesso, appunto per protestare contro la scarsa
trasparenza e sulla poca informazione data dal comune sui suoi piani
urbanistici.
Per finire, teniamo a far presente all'assessore che il fatto di essere
ecologisti non significa dover accettare qualsiasi cosa per il solo fatto
che viaggia su binari (vedi per esempio la lotta degli ambientalisti contro
la ferrovia ad alta velocita, TAV).
La funicolare Fiesole-Pian di Mugnone ci sembra un buon esempio di grande opera in stile berlusconiano che crea piu' problemi di quanti ne risolva. Per esempio, riteniamo che avrebbe l'effetto di trasferire il traffico dei bus turistici verso Pian di Mugnone, con ulteriore congestione della via Faentina. Questo non vuol dire che rifiutiamo in modo assoluto la possibilità di una funicolare. Su questo, come su tanti altri punti, si puo' certamente discutere. Tuttavia ci sembra il caso, perlomeno, di parlarne apertamente piuttosto che negarne l'esistenza".