I giovani e la guerra: al Palagio di Parte Guelfa, o in via Bufalini?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2001 07:16
I giovani e la guerra: al Palagio di Parte Guelfa, o in via Bufalini?

Ci sono due tipi di giovani, sembra affermare il mondo della comunicazione, in città. Quelli integrati e riconosciuti dalle istituzioni politiche, pronti a fare il coro nelle manifestazioni ufficiali, e quelli non riconosciuti, spesso occupanti arrabbiati che fanno richieste imbarazzanti.
Vediamo due esempi.
Sarà ospitata sabato e domenica prossimi al Palagio di Parte Guelfa la mostra dello spettacolo “Guerra” andato in scena nel giugno scorso al Teatro Verdi. Lo spettacolo ha visto la partecipazione, sotto la regia di Emanuela Lalli e Daniele Bacci, degli studenti dei licei scientifici Castelnuovo e Rodolico, dell’Ipsia Marconi e dei giovani della associazione “Venti Lucenti”.

All’inaugurazione della mostra, sabato pomeriggio, saranno presenti l'Assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, il Presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo e la moglie di Gino Strada, presidente di Emergency, alla quale sarà consegnato l’incasso della serata, 10 milioni di lire. I soldi raccolti serviranno a finanziare un ospedale in Cambogia intitolato ad Ilaria Alpi, la giornalista di Rai 3 uccisa nel 1993 durante un reportage in Somalia.

«La mostra - ha spiegato il Presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo - ha il pregio di mostrare alla città quanto possano realizzare i giovani, se coinvolti in esperienze formative su temi complessi come quelli della guerra e della violenza». «Questo momento di incontro - ha concluso Marzulo - vorrebbe essere non solo la memoria del lavoro che ha portato alla realizzazione dello spettacolo ma anche un luogo nel quale tirare le fila di un progetto di educazione alla pace e ala tolleranza che si è snodato per oltre un anno nelle scuole coinvolte.

Per questo lancio un appello a tutti i fiorentini perché visitino la mostra e apprezzino il lavoro di questi giovani».
Domenica 23 il nodo bestemmia presenta invece "Natale di guerra": sono i ragazzi di via Bufalini.
L'occupazione di Via Bufalini e' uno dei passaggi di "Odissea PER lo spazio" un movimento orizzontale impegnato su diversi fronti dove ognuno di essi nella propria specificita' esprime la necessita' di soddisfare i propri bi-sogni e desideri. "Chi ci considera un problema di ordine pubblico non fara' altro che rafforzare un movimento che nasce dall'assenza di spazi non mercificati e quindi autogestiti.
Per tutti questi motivi di certo l'annunciato sgombero non potra' metterci a tacere ma ci spingera' ancora di piu' a lottare per far emergere le contraddizioni di questa citta'.
Non accettiamo piu' letichettatura che ci hanno affibbiato i detentori del potere di questa Metronecropoli, che ci disegna buoni o cattivi in base ai loro sporchi interessi. Neanche tre mesi fa sei fra ragazzi e ragazze attivi nel percorso del network sono stati perquisiti e iscritti nel registro degli indagati per associazione sovversiva, tentate lesioni, senza trovare nessun riscontro e adducendo come indizio la frequentazione di spazi sociali liberati, la partecipazione al movimento studentesco e la presenza nei controvertici no global; nell'ultima settimana le massime autorità cittadine si affrettano a convocarci e a mostrare il volto comprensivo e dialogante delle istituzioni: ieri attivista, oggi terrorista -sarà come attaccare etichette sull'acqua.
Il Network continuerà a battersi contro ogni speculazione sugli spazi della città e sui tempi delle nostre vite, ad indicare responsabilità e proporre alternative insieme a tutte le energie vive nascoste fra le pieghe della metronecropoli, a fianco di tutti gli spazi liberati e le esperienze autogestite".

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