Jugoslavia: la distruzione e la costruzione del mondo ai Bottini dell’Olio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2001 23:48
Jugoslavia: la distruzione e la costruzione del mondo ai Bottini dell’Olio

Si svolgerà nei giorni che vanno dal 21 al 25 novembre (ore 21.30), all’interno dei Bottini dell’Olio a Livorno, l’iniziativa “Jugoslavia, la distruzione e la costruzione del mondo” organizzata dalla Associazione Culturale “Laderiva” in collaborazione con il Comune di Livorno e la Provincia di Livorno. L’iniziativa consiste nella presentazione dei materiali documentari relativi all’attività dell’Associazione “Il Ponte” nei territori di guerra della ex-Jugoslavia e nella proposta dello spettacolo teatrale AMBALAZE, ideato e prodotto dal gruppo di ricerca teatrale “edgarluve”.

Sabato 24 e domenica 25 novembre (ore 19.30) in Borgo Cappuccini, l’iniziativa ospiterà inoltre l’anteprima dello spettacolo “Adeus”, di e con Gaetano Ventriglia, una coproduzione di Teatro del Montevaso, Teatro di Buti, Teatrino dei Fondi.
Il progetto nasce, non a caso, nel 2001 , anno in cui ricorre il decimo anniversario dell’inizio delle guerre nei territori della ex-Jugoslavia.
L’Associazione Culturale Laderiva progetta, sviluppa e presenta un evento legato all’immaginario delle guerre balcaniche come tramite della relazione tra individuo e contemporaneità; un progetto che ruota attorno al tema dell’estraneità, focalizzato sulle dinamiche di perdita e ricostruzione di identità dell’individuo che permeano il vivere e l’interagire quotidiani, sulle leggi e sulle regole di un mondo dove i concetti di collettività e cittadinanza risultano permanentemente in caotico mutamento.
AMBALAZE è una rilettura de ’Lo straniero’ di A.Camus, contaminato dagli imballaggi di Tadeusz Kantor, il primo dei quali coinvolge appunto lo spazio scenico, che è una scatola di nove metri per sei per tre.
AMBALAZE nasce come prima tappa di una trilogia su estraneità, crimine e società contemporanea, e come prima pietra di un archivio immaginario su conflitto e contemporaneità.

La sperimentazione teatrale è il codice espressivo di “edgarluve”, Lo spettacolo si avvale dell’interpretazione dell’attore Valerio Michelucci e della drammaturgia di Alessio Traversi. Hanno collaborato attivamente alla sua realizzazione Francesca Ventriglia e Patrizia Dini (voce e icona della madre), Valerio Ianitto (ambienti sonori) Marco Lenzi (musica per il video), Luca Bellandi (scene e luci) Davide Mazzanti (scenotecnica) Eva Dal Canto (organizzazione).

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