I vertici della Carappelli - sia il direttore generale dell’azienda, Stefano Leonangeli, che il presidente della Società CEREOL, da cui l’azienda dipende, Carl Hausmann, e l’amministratore delegato della Montedison, che a sua volta controlla la CEREOL, Guido Angiolini - sono stati invitati dal presidente della Provincia, Michele Gesualdi, ad un incontro fissato per il 16 novembre in Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Ieri Gesualdi, insieme all’assessore al lavoro Davide Filippelli, al sindaco di Tavarnelle Stefano Fusi ed al vicesindaco Sestilio Dirindelli, aveva incontrato i rappresentanti sindacali della Carapelli, quelli di categoria del settore agroalimentare e quelli territoriali del Chianti.
I lavoratori sostengono che vi è il rischio che la Carappelli sia già in vendita e venga acquistata da operatori più interessati al suo marchio che al permanere nell’area di Tavarnelle delle sue funzioni produttive e commerciali.
Un’ipotesi che preoccupa fortemente Regione, Provincia e Comune, che si sono coordinati per ottenere garanzie sul futuro della Carapelli, perché l’azienda possa continuare ad essere un polo di riferimento del tessuto produttivo agroalimentare di Tavarnelle, del Chianti e della provincia di Firenze.
“La Carapelli è un’azienda molto importante – ha detto oggi l’assessore Filippelli – che pensiamo sia giusto resti ancorata al territorio e mantenga i suoi stretti legami con la produzione agroalimentare locale”.