E' il titolo della mostra inaugurata ieri al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e che presenta, sino al 6 gennaio 2002, un anteprima ampia e sistematica di opere prodotte dalle ultime generazioni di artisti giapponesi.
Il Giappone in rapporto con la civiltà occidentale è il tema che trapela oltre l'apparenza giapponese della tecnologia. Perché l'arte contemporanea come la intendiamo noi è uno dei regali dell'apertura all'occidente.
Col processo di modernizzazione seguito alla seconda guerra mondiale il nuovo Giappone ha assunto alla lettera lo spirito dell’economia mondiale.
E con esso l'arte giapponese è stata fortemente segnata. Numerosi sono nel dopoguerra gli artisti giapponesi volati da noi per conoscere l'arte occidentale.
Oggi davvero non si può parlare di una specificità dell'arte giapponese. Eppure passeggiando per le sale del Pecci risulta evidente quanto il contesto giapponese raccontato nelle opere dei giovani artisti goda di una propria specificità. Naturalmente non dal punto di vista tecnico. In apparenza l'arte giapponese sembra esprimersi nella stessa lingua di quella occidentale.
Perché le conclusioni raggiunte non sono le stesse.
La giapponesità dell'arte contemporanea nipponica è indefinibile in espressioni che si manifestano al Pecci tra più varie (olio su tela e sculture in plastica, installazioni e video, performances e fotografie). Certo l'uso di assoluta avanguardia delle nuove tecnologie elettroniche da parte di un artista è sorprendente. E tuttavia l'esigenza di definire la tipicità attraverso l'individuazione di strumenti comuni cede subito il passo, nella curiosità del visitatore, al solo contenuto.
In altre parole ciò che conta alla fine è sopratutto quel che gli ultimi nati del Giappone sanno raccontarci della terra in sui vivono. L'originalità del linguaggio metodologico non è poi così importante per l'arte contemporanea giapponese, quanto invece sono fondanti i concetti, il pensiero, la storia che queste opere esprimono.
Per la mostra, progettata dalla direzione artistica del Centro e dai Guest Curators Masaiko Haito e Fuyumi Namioka, sono stati invitati 14 tra i maggiori artisti contemporanei giapponesi: Tsuyoshi Higashijima, Satoshi Hirose, Takashi Homma, Osamu Kanemura, Go Kato, Masato Kobayashi, Katsuhige Nakahashi, Yoshitomo Nara, Hideyuki Sawayanagi, Taro Shinoda, Yuji Takeoka, Miwa Yanagi, Kenji Yanobe, Shizuka Yokomizo.
Le loro opere formano un ampio percorso espositivo che si sviluppa in vari spazi del museo: nelle sale espositive al primo piano, sotto l’anfiteatro e nello spazio al piano interrato denominato “Tokonoma” (luogo appartato utilizzato, nella casa tradizionale giapponese, per ospiti di riguardo così come per l’esposizione di opere d’arte).
SENRITSUMIRAI - FUTURO ANTERIORE
Arte attuale dal Giappone
29 Settembre 2001 – 6 gennaio 2002
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
Orario della mostra: 10/19 feriali e festivi, chiusa il martedì
Ingresso: intero lire 12.000, ridotto lire 8.000
Informazioni: 0574 5317/531828, fax 0574 531900
