Lo Presti (DS) interviene sulla ex Longinotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2001 16:52
Lo Presti (DS) interviene sulla ex Longinotti

«Il centrodestra fiorentino cerca di defilarsi dalla consultazione refendaria prevedendone la sconfitta. E’ diviso ed imbarazzato nell’offrire il proprio appoggio a Mario Razzanelli che pare abbia trasformato il piano di recupero dell’area ex Longinotti in sua battaglia personale». E’ quanto ha dichiarato il consigliere dei DS Alessandro Lo Presti. Secondo il consigliere «l’accusa di “partitizzazione” del “Comitato per il No” è ridicola se si pensa che Mario Razzanelli è un esponente del centrodestra, candidato alle ultime elezioni politiche dove è stato tra l’altro nettamente sconfitto dal candidato dell’Ulivo Giovanni Bellini».

«E’ stato sempre Mario Razzanelli e, al suo seguito, il centrodestra fiorentino a concepire questo referendum come un mezzo per colpire le varie amministrazioni del centrosinistra aldilà del merito e fomentando visioni apocalittiche prive di fondamento». «Noi siamo tranquilli - ha proseguito Lo Presti - perché consapevoli di aver fatto una scelta giusta per il recupero di una vasta parte del nostro territorio che avrà più servizi, più luoghi di aggregazione, più posti di lavoro. Il modo scomposto e volgare con il quale è stato attaccato Giorgio Bonsanti è la riprova che è stata fatta la scelta giusta».

«Ai Verdi fiorentini - ha concluso l’esponente della maggioranza - confermiamo il nostro impegno sui punti che abbiamo sottoscritto insieme alcuni mesi fa ovvero la promozione dei progetti di riqualificazione dei centri commerciali e rionali, la destinazione di dotare il quartiere di Gavinana di una migliore viabilità, il sostegno ad una soluzione che dia continuità alle attività del “Centro sociale autogestito Firenze Sud” così come più volte sostenuto dallo stesso Sindaco. Non è accettabile però alcuna forma di ultimatum al Sindaco o al centrosinistra di fronte ad una consultazione popolare con questi connotati politici.

Al Cpa diciamo che siamo pronti per qualunque confronto ma diciamo anche che il piano di recupero e con esso gli investimenti per la popolazione residente non sono promesse ma atti pubblici approvati dal Consiglio comunale».(mr)

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