Un intervento dell’amministrazione per tutelare i dipendenti delle aziende del gruppo Cecchi Gori è stato chiesto, in un’interrogazione, dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. Un’analoga interrogazione è stata presentata, in Regione, dal consigliere Paolo Marcheschi. Secondo Pieri «i recenti sviluppi delle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto l’imprenditore, nonché azionista di maggioranza dell’A.C. Fiorentina, hanno accresciuto l’allarme per la situazione economico-finanziaria delle aziende del gruppo del produttore cinematografico».
«I dipendenti impegnati nelle attività televisive e cinematografiche - si legge nell’interrogazione - lamentano da tempo il persistere di una situazione di precarietà per la propria occupazione. In particolare nelle sedi fiorentine delle attività paiono fortemente a rischio i posti di decine di dipendenti e collaboratori, tanto da mettere in dubbio la permanenza stessa di una significativa presenza produttiva del gruppo nella nostra città». Per questo Pieri chiede di conoscere «le iniziative che la giunta intende adottare per favorire e promuovere la permanenza a Firenze di una parte significativa delle attività del Gruppo Cecchi Gori, in particolare dell’emittente televisiva Canale 10 che da anni svolge un ruolo importante per il pluralismo televisivo regionale» e «per limitare l’incertezza, i disagi e la precarietà che gravano sui lavoratori interessati dal processo di ristrutturazione di parte delle attività del gruppo».