Dal prossimo mese di settembre all’aeroporto fiorentino di Peretola entrerà finalmente in funzione il sistema strumentale di atterraggio e scatteranno le nuove procedure per una maggior sicurezza.Avremo una migliore precisione e un maggior controllo dell’angolo di atterraggio degli aerei. “Questo dovrebbe anche far migliorare l’impatto acustico, anche se per ora solo lievemente” afferma l’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi, che stamani ha partecipato all’attesa riunione della Commissione sul rumore aeroportuale, costituita dal Comune di Firenze con AdF, il Comune di Sesto, la Provincia, l’Arpat, il ministero dei Trasporti e l’Enac (l’Ente nazionale aviazione civile).
“Dopo mesi di richieste da parte nostra all’Enac, finalmente la commissione è stata riconvocata – sottolinea l’assessore – e con la riunione di oggi si è arrivati, anche se con notevole ritardo, a definire date certe per l’attivazione dell’Ils: da settembre per gli operatori già attivi sullo scalo fiorentino, da novembre per tutti gli altri. Inoltre entro luglio AdF terrà la gara per l’installazione delle centraline di monitoraggio acustico, già finanziata con 400 milioni dal ministero dell’Ambiente”.
Biagi ha chiesto anche che entro la fine del mese la commissione sia riconvocata: “Dopo quelle per l’atterraggio, dobbiamo infatti attivare anche le nuove procedure per modificare la direzione del decollo degli aerei, con l’obiettivo di eliminare il sorvolo dei centri di Peretola e di Quaracchi. D’altra parte le indicazioni della commissione sul rumore sono essenziali per completare lo studio di impatto ambientale dell’aeroporto: i lavori devono andare avanti di pari passo. E noi la nostra parte l’abbiamo già fatta, fin dall’inizio dell’anno”.
E’ la commissione sul rumore infatti a stabilire sia le specifiche procedure contro l’inquinamento acustico, sia le aree interessate ai provvedimenti. “Il nostro scopo – conclude l’assessore Biagi – è quello di far rispettare le indicazioni fornite dal consiglio comunale di Firenze sull’inquinamento acustico, che fissano il limite di 60 decibel per le aree residenziali. Un limite tra l’altro inferiore di 5 decibel rispetto alla normativa vigente a livello nazionale”.(mr)