Compagnia Laboratorio Nove: Non solo per me e After Juliet al Teatro della Limonaia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2001 13:23
Compagnia Laboratorio Nove: Non solo per me e After Juliet al Teatro della Limonaia

L’impegno del Teatro della Limonaia e del Laboratorio Nove per la diffusione della drammaturgia contemporanea ha ottenuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale, ed ha coinvolto in questo processo sia i grandi professionisti che i giovani studente delle medie superiori, senza per questo abbassare il livello delle proposte.
Dopo la tournée de Le cognate a Montréal due anni fa, un nuovo doppio appuntamento all’estero per il luglio 2001: nella settimana tra il 23 e il 28, ad ingresso gratuito, grazie alla collaborazione con la Festa Nazionale dell’Unità Solidarietà e Terzo Settore di Sesto Fiorentino, vengono riproposti al Teatro della Limonaia due spettacoli, prima della loro presentazione a Losanna e a Londra.
Non solo per me a Losanna, un laboratorio al Theatre de Vidy
Il Festival de la Cité di Losanna apre infatti il 6, 7 e 8 luglio con Non solo per me, testo e regia di Barbara Nativi, per l’occasione interpretato in francese da Renata Palminiello, attrice la cui formazione si è svolta in gran parte in produzioni francofone.

La replica di sabato 23 alle 21 a Teatro della Limonaia sarà in italiano e ad ingresso gratuito; ad essa seguirà un incontro con l’attrice e l’autrice. Accanto a questa prestigiosa presenza ad uno dei più importanti festival svizzeri, l’invito rivolto alla Compagnia si sostanzia anche in un altro progetto. Il Théâtre de Vidy di Losanna, nell’ambito del festival, organizza infatti laboratori con giovani attori e allievi attori provenienti da Ginevra, Losanna, Neuchatel, e un po’ tutta la Svizzera francese; i 40 allievi, selezionati tra circa 200 che ne hanno fatto domanda, sono impegnati in un lavoro di circa una settimana con importanti registi europei: nel 2001, uno dei laboratori sarà diretto da Thomas Ostermeier, l’altro da Barbara Nativi, che, con l’aiuto di Sandra Garuglieri ed Angela Antonini, effettuerà uno studio su brani da "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde.

Il 7 luglio una dimostrazione pubblica concluderà il laboratorio.
After Juliet al Cottesloe del Royal National Theatre di Londra
Il 14 luglio 2001 al Royal National Theatre (Cottesloe) di Londra all’interno della programmazione del festival International Connections andrà in scena After Juliet di Sharman Macdonald, diretto da Barbara Nativi e interpretato da un gruppo di giovanissimi provenienti dalle scuole di Sesto Fiorentino e giovani attori della scuola di teatro Laboratorio Nove.

Il 28 giugno lo spettacolo verrà presentato alle 21 al Teatro della Limonaia ad ingresso gratuito.
After Juliet, unico spettacolo straniero ospite, insieme a una produzione dello Youth Theatre di San Francisco, è stato accolto con grande entusiasmo nella tournée italiana 2000 (Sesto Fiorentino, Scandicci, Mantova, Parma, Bergamo e Torino). E’ uno dei titoli più interessanti del repertorio in progress promosso dal teatro londinese che nella prossima edizione accoglierà il testo di un nuovo autore italiano, Fausto Paravidino, previsto in debutto nazionale alla Limonaia nella prossima stagione.
Barbara Nativi terrà nei giorni precedenti allo spettacolo un workshop aperto ai partecipanti al progetto Connections e lo spettacolo verrà preceduto da un incontro di presentazione, tenuto sempre il 14 luglio, a cui parteciperanno Sharman Macdonald, Barbara Nativi e Luca Scarlini. NON SOLO PER MELo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con Teatri di Vita di Bologna e CRT di Milano, e grazie ai consigli di Enrico Guerri Berardi (L.I.L.A.

Firenze), Chiara Lesmo (L.I.L.A. Milano), Alfredo, Andrea ed Eleonora.
Non solo per me è uno spettacolo sulla malattia, sui timori di un secolo incapace di un rapporto con l’aldilà, sulle angosce di chi non è malato, ma annaspa di fronte alla promessa di morte fatta ad un altro. Quale rapporto si ha con il dolore, il proprio e quello altrui; i comportamenti degli estranei, o pretesi tali, con la malattia; i diritti e i doveri, le difese e le aggressioni che attorno ad essa si scatenano.

E’ come se la malattia a poco a poco perdesse il suo tragico protagonismo per confondersi via via con la vita, una vita che Non solo per me non si propone di raccontare piattamente ma che affiora, a frammenti, nella rigorosa nudità della scena, il giardino di anime in cui Frida si muove, assieme ai suoi amici, e a Diego, il suo grande amore.
Lo spettacolo è un lavoro che nasce da un incontro di desideri tra la regista Barbara Nativi, che ha anche scritto il testo, e l’attrice Renata Palminiello.

Un incontro tra due persone che non si frequentano da tempo, che si sono conosciute in passato e che hanno l’occasione di riconoscersi: il riconoscersi è di ciascuna con se stessa e non solo un modo per ritrovare l’altra.
Renata Palminiello ha lavorato come attrice con il belga Thierry Salmon in tutti i suoi lavori di creazione, da La Signorina Else alle Troiane all’ultimo Des Passions, collaborando con lui come assistente di regia. Insegna alla Scuola Laboratorio Nove di Firenze e a quella di Alessandra Galante Garrone a Bologna.

Ha inoltre lavorato come attrice con Ronconi, Però, Maccarinelli, Lavia e come assistente per lo stesso Lavia, per il francese Patrick Guinond e per Daniele Abbado in Così fan tutte di Mozart.
Barbara Nativi è autrice e regista del Laboratorio Nove di Firenze, per la quale ha scritto vari lavori (Io è un altro. Dedicato ad Arthur Rimbaud; Nervi e cuore;Dracula). Lavora molto sulla drammaturgia contemporanea straniera, allestendo ogni anno uno spettacolo all’interno di Intercity, il festival internazionale di cui cura la direzione artistica presso il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino (tra i lavori più recenti: Le cognate di Michel Tremblay, Being at home with Claude, di René-Daniel Dubois), Carezze dello spagnolo Sergi Belbel e Blasted e Fame di Sarah Kane.

After Juliet
E' la storia di quello che succede dopo la tragica conclusione di Romeo e Giulietta.

In una ambientazione per metà contemporanea e per metà antica ("Potrebbe essere Verona. O Edimburgo o Dublino, New York o Liverpool. Potrebbe essere il 1500, 1900, 2000 o 3000", così recita una didascalia del testo), due gruppi di ragazzi in abiti punk elisabettiani, mettono in scena una storia visionaria e passionale in cui vengono analizzati i temi dell'amore, della pace e della violenza. L'immortale trama diventa anche veicolo di allusioni alla storia e alla cultura attuale, con riferimenti al celebre Romeo + Giulietta con Leonardo Di Caprio, ai funerali di Lady D, al problema della pena di morte e alla situazione dell'Irlanda del Nord.

Il testo è attraversato da canzoni e melodie ed ha una struttura ritmica estremamente precisa; il canto è un momento di pausa sognante in mezzo ad una vicenda concitata. Sharman Macdonald, vera e propria specialista del ritratto psicologico, come dimostra il suo testo più famoso: L'ospite d'inverno, ha un grande talento nel narrare i mutevoli umori degli adolescenti, come prova anche il suo testo più recente, Sea urchins (Ricci di mare). After Juliet è il titolo di maggior successo dell'ultima edizione del progetto BT Connections, coordinato da Suzy Graham-Adriani per il National Theatre di Londra, volto alla creazione di pièces per giovani interpreti non professionisti provenienti da tutto il territorio inglese ed è andato in scena in due diverse versioni nel luglio scorso con unanimi consensi.

In Italia Connections è stato presentato per la prima volta al pubblico nel 1997 da Intercity, che lo scorso anno ha prodotto per la regia di Barbara Nativi la fortunata versione italiana di Sparkleshark di Philip Ridley.
Sharman Macdonald, nata a Glasgow, è una delle voci più importanti della drammaturgia inglese attuale; dopo aver lavorato a lungo come attrice ha debuttato come autrice con When I was young I used to scream and shout (Londra, 1984). A questo lavoro hanno fatto seguito: The brave (Londra, 1988), When we were women (Londra,1989), All things nice (Londra, 1990), Shades (Londra, 1992), L'ospite d'inverno (Leeds, 1995), il suo testo più noto, da cui Alan Rickman ha tratto il film omonimo con Emma Thompson e sua madre Phyllida Law, Borders of Paradise (Watford, 1995), Sea Urchins (Glasgow, 1998) e After Juliet (Londra, 1999).

Ha scritto due romanzi, testi per la radio e per la televisione e il libretto dell'opera Hey Persephone! per la musica di Deirdre Gribbin.

In evidenza