‘Adotta un Museo’: Comune, Consorzio Firenze Albergo e Assindustria insieme per valorizzare il patrimonio museale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2001 15:25
‘Adotta un Museo’: Comune, Consorzio Firenze Albergo e Assindustria insieme per valorizzare il patrimonio museale

Valorizzare ancora di più, attraverso interventi concreti, tre dei più importanti Musei comunali. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Adotta un Museo’ presentato oggi dagli assessori al turismo e ai musei comunali e alla cultura, Stefano Bruzzesi e Simone Siliani, nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. Si tratta di un vero e proprio accordo stipulato tra il Comune di Firenze, il Consorzio Firenze Albergo e Assindustria Firenze. I musei interessati sono quello di Santa Maria Novella e Chiostri monumentali, la Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine, la Fondazione Romano nel refettorio di Santo Spirito a Firenze.

Tra l’altro sono coinvolti anche l’Opera Museo Stibbert e il Museo Marino Marini di Firenze. Alla presentazione erano presenti il presidente di Assindustria Ranieri Pontello e il presidente del Consorzio Firenze Albergo, Gianni Caridi. Pubblico e privati ancora una volta insieme con l’obiettivo di inserire in un circuito di visitatori più vasto queste realtà così distinte tra loro, ma accomunate dalla qualità delle opere conservate.
Hanno aderito all’iniziativa ventisei alberghi fiorentini, soci del Consorzio Firenze Albergo e associati alla sezione Industria Alberghiera di Assindustria di Firenze, oltre a due Catene Alberghiere, anch’esse associate, la Starhotels che sostiene il progetto nel museo di Santa Maria Novella e la Lungarno Alberghi al museo Marino Marini.


Ogni esercizio aderente ha stanziato £ 5.000.000 per un totale di £ 230.000.000, che saranno così distribuiti: ai Musei Comunali £ 45.000.000 netti per il Museo di Santa Maria Novella e Chiostri monumentali, £ 36.000.000 netti per la Cappella Brancacci, £ 36.000.000 netti per la Fondazione Romano, all’Opera Museo Stibbert £ 45.000.000 netti e cosi’ pure al Museo Marino Marini. Per completare le realizzazioni delle iniziative, il Comune di Firenze interverrà poi con fondi propri.

A questi contributi vanno sommati altri 70.000.000 per spese generali di organizzazione, promozione e comunicazione del progetto, fondi che sono arrivati grazie al sostegno di Assindustria Firenze, del Consorzio Firenze Albergo e del Banco di Desio e della Brianza.
L’operazione finanziata è stata personalizzata a seconda delle necessità di ognuna di queste realtà museali. All’interno del Museo di Santa Maria Novella, l’intervento è stato rivolto all’antica piccola sagrestia annessa al Cappellone degli Spagnoli, un luogo da recuperarsi completamente e perfetto per un successivo allestimento.

Nella Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine, si interverrà sulla modernizzazione dell’impianto illuminotecnico, fondamentale passaggio verso una completa lettura del ciclo di affreschi.
Anche alla Fondazione Romano in Santo Spirito si è individuato un nuovo impianto d’illuminazione come l’intervento fondamentale al rilancio della piccola ma interessantissima collezione. All’Opera Museo Stibbert i fondi serviranno per la realizzazione di un tendaggio per sei grandi vetrate che protegga la famosa Sala della Cavalcata.

Infine, al Museo Marino Marini, saranno effettuati interventi conservativi vari e saranno montati su passe-partout, , e quindi resi fruibili al pubblico, sessanta disegni originali del Maestro Marino Marini.
Il Comune di Firenze ha predisposto una serie di concessioni a beneficio degli alberghi che in prima linea sponsorizzano il progetto. Si va dai biglietti gratuiti per tutti i musei comunali fiorentini alla associazione del logo Musei Comunali con quello della Sezione Alberghiera di Assindustria sul materiale promozionale prodotto, da un pannello che accoglierà i visitatori all’ingresso dei tre ambienti musealizzati con i nomi dei soggetti promotori del progetto alla possibilità di utilizzare alcune immagini, concordate con l’Amministrazione, di opere contenute negli spazi “adottati” per la comunicazione e promozione aziendale.


Per dare una risonanza adeguata a questo progetto, oltre a una segnalazione sul sito ufficiale del Comune di Firenze e all’esposizione di un pannello informativo nel Cortile della Dogana in Palazzo Vecchio, con il contributo degli Albergatori sono state realizzate sei brochures informative stampate in 510.000 copie. Una descrive tutto il progetto; le altre cinque, una per ciascun museo, contengono la spiegazione degli interventi realizzati e sono tradotte in quattro lingue. Queste verranno distribuite dagli Alberghi promotori alla loro clientela, un altro modo per favorire la conoscenza degli stessi musei e incrementarne così la visita.
L'Assessore al Turismo e ai Musei Comunali Stefano Bruzzesi ha affermato: "Raggiungere un accordo, un’intesa tra chi, pur da settori e da punti diversi, lavora comunque a un unico obiettivo non è mai difficile.

Proprio per questo con Assindustria e il Consorzio Firenze Alberghi, l’Amministrazione ha trovato un terreno fertile sul quale gettare le basi di questo che è un altro importante passo per una sempre migliore fruizione del nostro patrimonio museale. Un’intesa che conferma il valore aggiunto che può portare il turismo alla città di Firenze, dove certamente chi ci ha preceduto ha lasciato a noi tutti, amministratori, aziende, privati cittadini un patrimonio da custodire ma anche da valorizzare e rendere sempre più fruibile, perché non appartiene solo a noi ma al mondo.

Con la consapevolezza di tutti noi che gli ‘ospiti’ della città sono, e devono essere considerati, anche una risorsa. Come tale vanno curati, vorrei dire ‘coccolati’, pensando a iniziative di promozione come quelle che abbiamo realizzato. Nell’era della comunicazione l’impegno comune di pubblico e privato può effettivamente portare a questi risultati. Ed è un cammino che, sono certo, non si fermerà oggi".
L'Assessore alla cultura Simone Siliani ha commentato: "L’accordo che presentiamo oggi a Firenze assume un significato particolare che, però, va nel segno del cammino intrapreso dall’Amministrazione.

Più volte abbiamo avuto modo di ricordare che solo l’impegno del pubblico non può consentire di coprire le tante necessità di restauro e di valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Un patrimonio che tutti i fiorentini devono sentire proprio se vogliamo realmente lasciare ai nostri eredi quanto di importante e di grandioso è arrivato fino a noi. E’ per questo che l’intervento di Assindustria e del Consorzio Firenze Alberghi, deve essere guardato con grande interesse non solo dall’Amministrazione, ma da tutta la città.

Una condivisione che potrà portare altri risultati, ma che soprattutto è un esempio di ciò che si può fare se pubblico e privato collaborano fattivamente. Il patrimonio culturale che Firenze può offrire è realmente unico: occorre saperlo ‘vendere’ e noi, tutti insieme, possiamo riuscirci. In realtà non è difficile: basta poco, giusto qualche attenzione in più rispetto a ciò che è stato fatto fino ad oggi".

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