FIRENZE Regione Toscana ed associazioni ambientaliste lavoreranno a stretto gomito per rallentare il consumo di energia e materie prime, cercando di trovare tutti gli strumenti adeguati per una migliore gestione e monitoraggio del territorio. Un protocollo di intesa sullo sviluppo sostenibile è stato firmato oggi a Palazzo Bastogi dal presidente della Regione Claudio Martini, insieme all’assessore Tommaso Franci, con gli Amici della Terra, l’Associazione Ambiente e Lavoro Toscana, il Club Alpino Italiano, Italia Nostra, la Legambiente toscana, la Lipu, l’associazione Verdi, Ambiente e Società e la sezione toscana del Wwf.
Sono otto associazioni che rappresentano la quasi totalità del mondo ambientalista della regione. «Per assicurare coerenza tra le politiche settoriali pubbliche in tema ambientale – ha commentato il presidente Martini – queste devono diventare centrali in tutte le strutture di governo regionale e dei governi locali. Occorre incoraggiare l’integrazione e la partecipazione dei vari soggetti coinvolti e per questo è indispensabile la piena possibilità di accesso alle informazioni e alle varie sedi di concertazione».
«La qualificazione del territorio e la tutela della risorse paesaggistiche – ha poi aggiunto, parlando della “missione” della Toscana - non sono un vincolo, ma una risorsa in termini di sviluppo e di nuovi posti di lavoro».
Sui temi ambientali la Regione e le associazioni ambientaliste avevano già lavorato assieme. Il protocollo, firmato oggi, consolida ed istituzionalizza questa sinergia tra pubblico e privato. E’ anche uno dei pochi esempi nel panorama delle regioni.
Nascerà così una rete integrata, dove confluiranno da un lato tutte le risorse informative a disposizione delle Regione e delle varie agenzie già operanti (Sira, Arpat, Irpet) e dall’altro le conoscenze e le elaborazioni sullo stato dell’ambiente in possesso delle associazioni ambientaliste.
Annualmente sarà rivisto anche il sistema degli indicatori ambientali.
La via operativa individuata è quella della concertazione allargata. Il tavolo prescelto sarà il forum dell’Agenda XXI regionale, dove sederà anche un rappresentante scelto dalle associazioni ambientaliste firmatarie del protocollo. Il forum in questione potrà rappresentare un momento di confronto con le autonomie locali e le parti sociali ed uno strumento di approfondimento tecnico-scientifico sui temi della sostenibilità.
Tra le strategie e gli obiettivi perseguiti è previsto anche un programma di formazione rivolto ai dirigenti.
Quanto alle verifiche, sull’attuazione del protocollo e l’andamento dei singoli impegni si terrà un incontro annuale tra il presidente della Toscana e le associazioni ambientaliste. Al terzo anno è fissata una verifica generale con la partecipazione della giunta regionale e degli enti locali.
I NUMERI DELLE ASSOCIAZIONI
AMBIENTALISTE TOSCANE firmatarie del protocollo:
AMICI DELLA TERRA 700 soci (4 sedi regionali)
ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO TOSCANA - ONLUS 1.500 soci (sede regionale a Firenze e 5 sportelli regionali)
CLUB ALPINO ITALIANO 14.000 associati in Toscana (23 sezioni)
ITALIA NOSTRA 4.500 associati (16 sezioni in Toscana)
LEGAMBIENTE TOSCANA 15.000 associati (58 circoli)
LIPU 2.500 soci (ufficio regionale a Firenze)
WWF, sezione Toscana 22.000 associati (300 attivisti, 95 guardie volontarie, 36 tra sezioni e gruppi locali).
VERDE, AMBIENTE E SOCIETA’
100 soci (3 sezioni)