Baglioni al Teatro Verdi di Pisa mercoledi' 16 maggio (ore 21)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Maggio 2001 12:43
Baglioni al Teatro Verdi di Pisa mercoledi' 16 maggio (ore 21)

Partito felicemente all’inizio di maggio da Ascoli Piceno, torna sulle scene italiane, Claudio Baglioni, con il suo nuovo tour 2001 InCanto, tra pianoforte e voce, che farà tappa anche nella nostra città mercoledì 16 maggio ore 21 al Teatro Verdi.
Trentacinque appuntamenti, in alcuni tra i teatri lirici più belli e affascinanti del nostro Paese, per altrettanti “incontri ravvicinati”, assolutamente inediti, nei quali, per la prima volta, Baglioni si esibisce dal vivo accompagnato dal solo pianoforte.
Una dimensione esclusiva, per un repertorio esclusivo, nel quale alcuni tra i più grandi successi del musicista romano e brani mai eseguiti prima in questa veste, si fondono a raccontare lo sguardo sul mondo di una tra le voci più sensibili e raffinate della musica popolare italiana.
Un concerto doppiamente singolare: un progetto unico, e -per la prima volta- l’artista solo, sul palco, con la sua musica.
Un concerto “puro”, pensato e realizzato per esaltare l’essenza delle canzoni: parole e note.

Coinvolgente, come una conversazione a due. Intenso, come un film in bianco e nero.
Ed è lo stesso cantautore romano che ci aiuta a capire il senso di questa sua nuova fatica: “… Come se varcare la soglia della stagione matura, "diventare grandi"…avesse a che fare con il perdere la capacità di lasciarsi incantare…Eppure, sembra che la vita, ad un certo punto, ci metta di fronte ad una sorta di passaggio obbligato, il cui pedaggio è la perdita dell'incanto.
Ed è proprio questa dimensione -che nella paletta delle qualità della nostra sensibilità deve tornare ad occupare lo spazio che le spetta- che ho cercato di recuperare, attraverso questa prima volta a mani nude sul palco, accompagnato unicamente dal pianoforte.
Non solo una scelta di linguaggio, di atmosfera o la ricerca di una diversa proposta musicale, ma, soprattutto, una scelta di sostanza.

Volevo ridurre le canzoni al loro nucleo. Togliere tutto ciò che non serve e ritornare a quei tre elementi essenziali e irrinunciabili (melodia, armonia e testo) per i quali le chiamiamo canzoni.
Raggiungere quel nucleo e ritrovare, nell'energia e nella forza dell'essenziale, quell'incanto che non è altro che la risposta all'incanto che le cose nelle quali ci siamo imbattuti lungo la strada (e che, in qualche modo, ci hanno resi diversi) hanno suscitato in noi. Immagini, luoghi, persone, parole...

la pagina di un libro, la scena di un film, una foto, un quadro... un sapore, un odore, un colore... un'emozione, un sentimento, un pensiero, un fatto...
Un percorso al contrario. Seguendo le orme che queste cose hanno impresso nella nostra anima, per ritrovarsi faccia a faccia con le radici di certe emozioni e con noi stessi. E' questo il senso di "InCanto tra pianoforte e voce": un invito a irrigare, di quando in quando, quel terreno un po' troppo incolto nel quale lasciamo avvizzire certe emozioni.

L'invito a non togliere il cuore di fronte all'incanto.”
Per questo attesissimo appuntamento i biglietti sono esauriti.

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