“Le città devono svolgere un ruolo di protagonismo attivo all’interno del processo di globalizzazione”. E’ uno dei passi più significativi dell’intervento del sindaco di Firenze e presidente nazionale Anci Leonardo Domenici alla cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti del corso multidisciplinare di educazione allo sviluppo, organizzato dall’Unicef. Approccio allo sviluppo: diritti, media e globalizzazioni nel rispetto dell’alterità e dell’interculturalità; realtà internazionali, nazionali e locali.
Era questo il tema del corso e l’intervento del sindaco Domenici ha preso in esame i vari aspetti del processo di globalizzazione o, come viene definita da alcuni, di mondializzazione, e in particolare il ruolo delle città, importante nella creazione di una rete di cooperazione fra i paesi del nord e del sud del mondo. “Per quanto riguarda le politiche per l’infanzia messe in atto nella nostra città – ha detto il sindaco Domenici – vorrei ricordare che, grazie all’ottimo lavoro dell’assessore Daniela Lastri e dei suoi uffici e la collaborazione fra magistratura, forze dell’ordine e polizia municipale, abbiamo creato il centro per l’assistenza dei minori abbandonati, con un investimento di 600 milioni da parte dell’Amministrazione Comunale.
Il centro ospita temporaneamente fino a un massimo di dieci bambini alla volta trovati dalle forze dell’ordine in stato di abbandono in città, che poi vengono riconsegnati alle famiglie, ma solo a determinate condizioni. Poi il centro di alfabetizzazione, per cui abbiamo investito 800 milioni, che ha la funzione di fornire l’apprendimento primario della lingua per bambini e ragazzi di altri paesi, prima di essere inseriti nelle scuole normali”. Il sindaco Domenici ha fatto il punto sulla forte presenza di immigrati extracomunitari regolari a Firenze: “Sono circa 72mila in tutta la provincia, in rappresentanza di 118 etnie.
Di questi 17mila sono studenti e universitari, 1714 bambini iscritti alla scuola primaria. Questo richiede politiche efficaci e noi stiamo lavorando in questa direzione”. Il sindaco Domenici ha anche ricordato il ruolo capofila di Firenze, lo scorso anno, nella campagna per la cancellazione del debito dei paesi poveri.