Uno sportello per informare sulle opportunita' di finanziamento alle imprese costituite da donne o giovani. Per sapere tutto sulle modalita' per fare domanda, su come e dove presentare i progetti, non ci si dovra' spostare piu' di tanto. Sta per cominciare il suo tour delle piazze e dei mercati della Toscana, lo sportello itinerante "Investire in rosa", organizzato dal dipartimento sviluppo economico della Regione insieme ad Unioncamere Toscana, con la collaborazione di Assefor Camere, delle associazioni di categoria e delle amministrazioni provinciali.
La prima uscita ufficiale e' stata quella dell'8 marzo ad Arezzo, in occasione della
mostra-mercato "Imprese di donne". Le prossime tappe vedranno la macchina di
"Investire in rosa" presente in nove comuni toscano con il seguente calendario:
Bibbiena: 12 aprile; piazza del Mercato
Greve in Chianti: 5 maggio piazza del Mercato
Pontassieve: 9 maggio; piazza del Mercato
Montepulciano: 17 maggio; piazza del Mercato
Sesto Fiorentino: 26 maggio; piazza del Mercato
Borgo San Lorenzo: 29 maggio piazza del Mercato
Lucca 8-10 giugno, area Punto Fiera in occasione della manifestazione Pianeta-
Donna promossa da Comitato Impresa donna e Cna Lucca.
Una delle novita' piu' importanti da diffondere in questo percorso sara' l'apertura
del IV bando della legge 215 "Azioni positive per l'imprenditoria femminile",
che consentira' alle interessate di presentare le richieste di finanziamento fino al 31
maggio 2001. Ma c'e' di piu'. Oltre all'attivita' di informazione e distribuzione di
materiale sulle risorse disponibili, per ogni tappa del percorso di Investire in rosa
sono previsti incontri informativi per esporre in dettaglio le leggi di finanziamento
esistenti, il loro funzionamento e i soggetti di riferimento per la presentazione dei
piani d'impresa.
La diffusione di tutte le informazioni che possono favorire la creazione di impresa
da parte delle donne rappresenta un primo passo per favorire, con lo sviluppo delle
pari opportunita' uomo-donna, lo sviluppo dell'intero sistema economico regionale.
Un passo decisivo se si vuol tentare di incrementare la percentuale, ad oggi appena del 25 per cento, della partecipazione femminile al lavoro imprenditoriale.