Lo studio statistico dei bilanci aziendali costituisce uno strumento fondamentale per misurare le performance delle imprese e valutare la loro “posizione” dal punto di vista economico. Lo ha dimostrato il corso che si è appena concluso, organizzato dalla Fil. L’iniziativa didattica è stata progettata e condotta dal professor Piero Ganugi, docente universitario e coordinatore scientifico del Sistema informativo dell’economia e del lavoro della Provincia di Prato all’interno del quale è nato l’Osservatorio dei bilanci, uno strumento di monitoraggio statistico innovativo che non ha simili nelle realtà industriali italiane.
I risultati del corso, che avuto una durata di 30 ore e si è svolto all’Unione industriale, sono stati presentati nei giorni scorsi in un incontro al quale ha partecipato anche l’assessore alle Politiche economiche e alla Formazione della Provincia, Fabio Giovagnoli. Grande interesse per le tematiche legate allo studio statistico dei bilanci hanno dimostrato lei imprese pubbliche e private. Al corso hanno preso parte rappresentanti delle associazioni di categoria (Unione industriale, Cna e Confartigianato), dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil), impiegati, quadri e dirigenti delle maggiori imprese tessili locali e delle aziende speciali (Asmiu e Consiag).
Formare i partecipanti all’analisi quantitativa dei bilanci. Questo l’obiettivo del corso che ha fatto riferimento all’Osservatorio dei bilanci del Siel che mette a disposizione una consistente mole di statistiche relative alle società tessili. L’analisi statistica del bilancio aziendale può essere utilizzata in diverse direzioni. Senz’altro è utile nella definizione degli indicatori della performance aziendale ai fini della contrattazione, per confrontare la performance aziendale con quella del distretto e con gli indicatori medi dell’Osservatorio.
Tra l’altro nel corso delle lezioni le stesse medie aziendali sono state utilizzate per classificare l’impresa oggetto studio: raffrontando i singoli quozienti di bilancio con i valori medi è stato possibile effettuare una prima ma fondata valutazione della “posizione” d’impresa.