Armi ad uranio impoverito: iniziative fra i giovani per la messa al bando

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2001 16:54
Armi ad uranio impoverito: iniziative fra i giovani per la messa al bando

(6 marzo 2001) – La Provincia promuoverà iniziative per insegnare, in particolare ai giovani, gli effetti dei proiettili ad uranio impoverito e per propagandare in genere la messa al bando delle armi di distruzione di massa e sostenere l’affermazione della cultura della pace.
Lo ha deciso il Consiglio provinciale, che con i voti delle forze della maggioranza ha approvato una mozione dei consiglieri Marconcini (Pdci), De Luca (Democratici), Campi (Ds), Matteschi (Verdi), Vignoli (Ppi) e Cantini (Gruppo Misto).
Oltre a promuovere iniziative in ambito locale la Provincia, attraverso il presidente Gesualdi, si rivolgerà al Governo perché non siano più utilizzate armi che causino disastri ambientali, i soldati italiani siano ritirati dai territori in cui sono state utilizzate armi contenenti uranio impoverito, sia attuata a spese della NATO la bonifica dei proiettili all’uranio impoverito, sia stanziato sempre dalla NATO un fondo per la tutela della salute e la copertura delle spese sanitarie della popolazione e dei soldati che abbiano conseguenze dall’impiego di armi contenenti sostanze radioattive o comunque tossiche, sia creata una forza di difesa multinazionale europea.
La mozione della maggioranza non ha avuto i voti delle opposizioni.

Forza Italia insieme al Ccd, da una parte, e Rifondazione dall’altra hanno presentato e mantenuto loro mozioni, che sono state però respinte dall’assemblea.
Bevilacqua (Fi) e Corsinovi (Ccd) hanno ritenuto eccessive le richieste della maggioranza al Governo ed hanno proposto di rappresentare al Presidente della Repubblica ed a quello del Consiglio l’opportunità di promuovere una campagna di bonifica dei proiettili, la necessità di eseguire controlli medici delle popolazioni, l’obbligo di verificare le condizioni di salute di tutti i militari impegnati nelle operazioni di guerra e il dovere si supportare con ogni mezzo sanitario i reduci e, laddove i risultati delle ricerche lo giustifichino, di provvedere anche a riconoscimenti economici.
I consiglieri di Rifondazione hanno al contrario ritenuto insufficienti le iniziative indicate dalla maggioranza.

Al Governo, ha sostenuto nella mozione di Rc Sandro Targetti, bisogna anche chiedere il riconoscimento dello stato di malattia di servizio per i militari ed i volontari che hanno contratto malattie in Bosnia o in Kosovo. Il Tribunale internazionale per i crimini nella ex Yugoslavia deve poi avviare un’inchiesta per verificare se l’utilizzo dell’uranio impoverito ha configurato un vero e proprio crimine di guerra.

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