La Regione promuove una Rete regionale per valorizzare il made in Tuscany

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2001 21:27
La Regione promuove una Rete regionale per valorizzare il made in Tuscany

"Incrementare l'efficienza e la qualita' dei processi produttivi, elevare gli standard di qualita' dei prodotti e il loro contenuto innovativo: e' questa la strada da percorrere per fronteggiare con gli strumenti adeguati i mutamenti del quadro competitivo" Lo ha detto l'assessore alle attivita' produttive Ambrogio Brenna nella sua introduzione al seminario su Innovazione formale, promosso oggi dalla Regione nel quadro del Forum su Innovazione e politiche regionali di sviluppo. Si tratta di un confronto a tutto tondo, partito qualche mese fa, che la Regione ha deciso di promuovere con i protagonisti dei processi innovativi (centri di ricerca, imprese, mondo del lavoro e istituzioni locali) per definire, attraverso un dibattito approfondito e trasparente, la strategia delle politiche regionali per l'innovazione e gli strumenti per attuarla.

Il forum si articola in worskhop specialistici. "I recenti processi dello sviluppo regionale - ha ricordato l'assessore - e in particolare le prospettive dei sistemi locali di piccola impresa hanno accresciuto l'importanza del ruolo dell'innovazione formale, cioe' di quella componente del processo innovativo che non si limita all'aspetto organizzativo ma che punta soprattutto alla capacita' di reinventare i prodotti dal punto di vista morfologico e tipologico". In altre parole, la Toscana, regione i cui prodotti sono in genere caratterizzati da un elevato contenuto estetico, dovra' sforzarsi di puntare ancora piu' in alto, con prodotti piu' belli , piu' originali, con design accattivanti e di migliore qualita'.

Non e' un caso dunque se al seminario svoltosi oggi a Palazzo Bastogi erano presenti disegner, imprenditori, artigiani, docenti di scuole e operatori della formazione. Fra questi il direttore dell'Isia Giuseppe Furlanis, Leonardo Masotti del dipartimento di elettronica dell'Universita' di Firenze, Alessandro Ricceri direttore di Artex, Puccio Duni di International design di Firenze.
In primo piano l'esperienza della Rete regionale dell'innovazione formale e il progetto Innovazione formale che da qualche anno la Regione ha promosso, in collaborazione con la societa' Artex, cui e' affidato il compito di elaborare i programmi annuali di attivita' della rete.

"La Regione - ha spiegato Brenna - ha individuato la necessita' di definire una politica regionale per l'innovazione formale che consenta alla piccola e media impresa di appropriarsi di questo essenziale strumento di sviluppo". Di qui nascono il progetto Innovazione formale e la Rete regionale, con una direzione tecnica di cui fanno parte Artex e i diversi soggetti che operano nel settore. Compito della rete, la creazione di un rapporto fra istituzioni, imprese, centri servizi, agenzie formative, scuole, universita' e mondo del design con l'obiettivo di valorizzare risorse, strutture e iniziative esistenti all'interno della nostra regione, incentivando la progettualita', il rinnovamento delle linee di produzione, la creazione di prodotti innovativi e favorendo una maggiore interazione fra progettazione, sviluppo tecnologico e tecnologie di mercato.

L'elaborazione di un progetto di fattibilita' della rete e' stata affidata al Cemntro studi Giovanni Klaus Koenig, che raccoglie le competenze fra le principali istituzioni didattiche che operano in Toscana nel settore del design: la scuola di specializzazione in disegno industriale della facolta' di Architettura di Firenze e l'Isia, istituto superiore per le industrie artistiche. Questo progetto ha fino ad oggi consentito una ricognizione della realta' produttiva toscana nei settori del legno, del vetro e della ceramica e ha messo a punto un'ipotesi di modello organizzativo e funzionale.

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