Laboratorio di scrittura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2001 00:51
Laboratorio di scrittura

Dal 23 febbraio riprende il ciclo di incontri, seminari e laboratori di scrittura, del progetto Forme del narrare “De-scrivere l’altro, altre de-scritture” organizzati dall’associazione culturale GRAFIO con il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Prato, l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Prato, Regione Toscana "Porto Franco. Toscana terra dei popoli e delle culture" e con il patrocinio del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
Ideato come un “viaggio” non folcloristico che invita, attraverso varie tappe, alla riflessione sulla nostra e la altrui identità e alla conoscenza delle principali culture immigrate in Toscana e in Italia, Forme del narrare nella prima parte ha visto la partecipazione di autori come Christine Wolter, Slavenka Drakulic, Assia Djebar e Carmine Abate.

Le ulteriori tappe di questo viaggio nel rapporto fra le culture, sono ora affidate a nuovi ospiti d’eccezione chiamati a riflettere su come la loro cultura rappresenta il mondo: Lulu Wang, Munin Madith Masri, Romano Màdera e Marc Augé.
Come di consueto, il progetto si divide in tre momenti: le conferenze con gli autori al Pecci, i seminari di scrittura con gli stessi autori a Palazzo Novellucci, infine i laboratori di scrittura sul tema “Da nessuna parte e ovunque”, per giovani immigrati e italiani, sulla rappresentazione del territorio in cui viviamo, in via di progettazione.

Le conferenze sono a ingresso libero, i seminari a iscrizione.
Lulu Wang (Bejing, Cina 1960) che ha esordito con un romanzo Il teatro delle ninfee scritto in olandese e che vinto il Premio Internazionale “Nonino”, terrà la conferenza: “Quando una scrittrice cinese si innamora di una lingua europea” (24 febbraio ore 17; seminario di scrittura 23-25 febbraio). Munin Madith Masri nato nel 1962 a Nablus (Cisgiordania), dal 1985 vive esule in Italia e nel 1994 ha pubblicato il suo primo romanzo Il sole in inverno in italiano.

Sarà al Pecci il 23 marzo alle 21 per la conferenza “Prigionieri della nostra storia: letteratura in esilio” (seminario di scrittura 24-25 marzo). Romano Màdera (1948), spesso ospite di GRAFIO, insegna attualmente Antropologia filosofica all’Università di Venezia. Al Pecci il 6 aprile alle 21 rifletterà sul tema “Lo spirito universale della narrazione” (seminario di metodologia sull’ascolto dell’altro 7 aprile ore 10-18). Marc Augé, professore all’Ecoloe des Hautes Etudes en Sciences sociales di Parigi, africanista di formazione, è forse il più importante studioso della società globalizzata e della mutazione antropologico-culturale in atto.

Augé sarà al Pecci il 19 aprile alle 21 per la conferenza “Viaggiare oggi, scrivere oggi” (seminario di metodologia sull’ascolto dell’altro 20 aprile ore 10-18).
Forme del Narrare non è un percorso isolato per GRAFIO, associazione culturale fondata nel 1989, ma fa parte di una ricerca estetica sulla scrittura nata da un lavoro sulla drammaturgia. Nel 1991 nasce la prima sessione del Laboratorio di scrittura GRAFIO, che nel triennio 1991-1994 ha riflettuto su soggettività e intersoggettività, tra il 1993 e il 1995 si è dedicato allo studio dell’ambiente urbano e tra il 1998 e il 1999, con il progetto “De-scrittura”, ha realizzato uno studio sulla rappresentazione della realtà nella cultura occidentale, sia dal punto filosofico che letterario di cui è stata pubblicata la prima parte De-scrittura 1 (DeriveApprodi, 1999).

Una riflessione che con Forme del Narrare si è estesa alle culture extra-europee; in quest'ultimo progetto biennale, il ciclo di laboratori di scrittura “Da nessuna parte e ovunque”, intende fare dell’osservazione del territorio contemporaneo un luogo di dialogo tra le culture. Oltre a Forme del narrare, GRAFIO ha avviato una ricerca su scrittura e multimedialità mentre il lavoro sui territori contemporanei si sviluppa intorno a Calenzano (“Attraverso lo sguardo”).

Collegamenti
In evidenza