Cablaggio area vasta, interviene Toccafondi (Azione per Firenze): «Prato è sempre decisa a percorrere la strada da sola?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Febbraio 2001 00:17
Cablaggio area vasta, interviene Toccafondi (Azione per Firenze): «Prato è sempre decisa a percorrere la strada da sola?»

Per il cablaggio dell’ “area vasta” Prato è sempre decisa a percorrere la strada da sola? E’ quanto si domanda il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Era nelle intenzioni del Comune di Firenze - ha spiegato Toccafondi - dotarsi di una società per il cablaggio e per la gestione dei servizi in rete di concerto con le amministrazioni di Empoli, Pistoia e Prato. L'operazione, se fosse stata condivisa da tutte le amministrazioni, avrebbe avuto una importanza strategica per tutti i Comuni e soprattutto per Firenze».

«C'è però in questa valutazione un punto non chiaro e decisivo - ha proseguito il capogruppo di Azione per Firenze - l'amministrazione pratese e la sua municipalizzata del gas Consiag, che a settembre sembrava accettare la proposta di creare una rete di cablaggio unica per le amministrazione dell'area vasta, poco dopo, non volendo affrontare l'argomento del partner tecnico che gestirà il cablaggio, ha deciso di "sganciarsi" dal progetto unitario per proseguire la strada da sola. Adesso cosa ha intenzione di fare Prato?» Secondo Toccafondi «in termini economici e strategici la chiusura del comune pratese e soprattutto di Consiag è incomprensibile.

Il gestore del cablaggio, perché questo strumento funzioni, dovrà essere scelto da tutti i Comuni e la scelta dovrà cadere su quello che presenterà l'offerta economica migliore ai Comuni e l'offerta qualitativa migliore ai cittadini e alle imprese. Questo è e deve restare l'obiettivo comune, per questo l'unione dei quattro comuni è essenziale ed urgente per tutti». «Fatto strano è che solo fino a pochi mesi fa - ha aggiunto il capogruppo di Azione per Firenze - i quattro comuni avevano affermato di voler arrivare ad una soluzione unitaria, inviando al mondo dell'economia un chiaro messaggio e chiedendo investimenti nel settore.

Adesso invece l'unico messaggio comprensibile è che Prato e Consiag con i Comuni gestiti da quest'ultima, tra i quali anche parte di Firenze e Sesto Fiorentino, sceglieranno autonomamente il gestore della rete che probabilmente sarà diverso da quello scelto dalle altre città». «Una visione dell'area vasta quantomeno strana - ha concluso Toccafondi - in un momento essenziale per il futuro delle città in quanto la rete di cablaggio rappresenta la futura rete tra le città, essenziale come quella della luce, dell'acqua o del gas, una rete che per l'importanza che riveste deve essere pensata compatibile tra le città, appetibile per aziende e cittadini e funzionale alle future esigenze.

La strada intrapresa non sembra tenere conto di nessuna di queste esigenze».

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