Livorno: inversione di tendenza della situazione economica provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Febbraio 2001 15:44
Livorno: inversione di tendenza della situazione economica provinciale

"Si registrano -afferma l'Assessore al Lavoro e alla Formazione, Paolo Nanni- segnali importanti di ripresa e sviluppo dell’apparato produttivo,di consolidamento del sistema delle piccole e medie imprese,di significativi risultati nel turismo,di rilancio del settore portuale. Così come per l’occupazione: il 1999 si è concluso con una riduzione del tasso di disoccupazione(-2% rispetto all’anno precedente),un calo delle iscrizioni al collocamento(-3,7%),un aumento del tasso di attività (+ 2,1%),con risultati apprezzabili sul fronte della nuova occupazione giovanile e femminile.

I primi sei mesi del 2000 hanno confermato tale andamento,vedremo tra breve i dati dell’intero anno,con la speranza,non certo remota, di essere scesi da un tasso di disoccupazione a due cifre.
Questi risultati sono il frutto di un lungo e incessante lavoro di vari soggetti (istituzionali,sociali,sindacali) che è stato in grado di cogliere ed interpretare i vari aspetti della crisi strutturale della nostra economia e rilanciare un nuovo modello di sviluppo incentrato sul sistema della piccola e media impresa,sull’innovazione tecnologica,sulla valorizzazione turistica dell’enorme patrimonio storico,ambientale e culturale,sul rilancio del sistema portuale e intermodale.
Le risorse comunitarie,attivate dal cofinanziamento locale, hanno consentito di sostenere tale rilancio, producendo investimenti significativi in tutti i settori economici,nel pubblico e nel privato (oltre 700 miliardi di investimenti negli ultimi sei anni).
Ovviamente non tutto è risolto: continuano a permanere fenomeni preoccupanti,debolezze ancora da superare,crisi aziendali irrisolte,nuovi problemi sociali che si aprono a seguito della profonda trasformazione che a livello generale ha interessato l’intero paese.
Una cosa è certa: la situazione provinciale è molto diversa rispetto al passato,migliore e più dinamica degli anni precedenti che necessita però di un ulteriore consolidamento in grado di produrre una condizione non più reversibile.
La conferma,assolutamente non scontata,ma tenacemente ricercata,della quasi totalità del territorio provinciale nel nuovo obbiettivo 2,consentirà di sostenere anche per il periodo 2000-2006,gli investimenti necessari a quell’opera di definitiva riconversione economica di cui c’è bisogno.
La Provincia sta lavorando con la Regione per determinare la cornice di obbiettivi e procedure che poi i singoli operatori pubblici e privati dovranno dimostrare di saper utilizzare in termini di progettualità e capacità finanziaria.
Decisiva sarà anche la valorizzazione delle risorse umane ed il sostegno che il Fondo Sociale Europeo potrà dare per creare nuove professionalità ed adattare e qualificare le esistenti (la nostra provincia potrà utilizzare nei prossimi anni oltre 80 miliardi per gli interventi relativi all’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro,alla formazione professionale,a quella continua,all’istruzione,allo sviluppo dell’imprenditorialità,alla pari opportunità uomo-donna,al sostegno dei gruppi più svantaggiati,ai nuovi servizi per l’impiego).
Ovviamente tale fase non potrà che essere caratterizzata da una larga partecipazione dei vari soggetti interessati, rilanciando su basi nuove la concertazione che in passato ha prodotto importanti risultati e che sta attraversando momenti di difficoltà anche a livello nazionale.
Ciò di cui c’è bisogno, in sostanza, è un nuovo patto per lo sviluppo,il lavoro e la formazione, (così come richiamato nel programma di mandato del Presidente della Provincia Claudio Frontera ed a più riprese rilanciato nelle nostre iniziative)sul quale, forse non tutti se ne sono accorti,stiamo già lavorando nelle molteplici occasioni di confronto,istituzionalizzato e non, che caratterizzano l’attuale momento".

In evidenza