Una rete per uscire dalla rete della prostituzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 Febbraio 2001 01:38
Una rete per uscire dalla rete della prostituzione

Una rete regionale contro la schiavitù che costringe giovani donne extracomunitarie a prostituirsi. La proposta viene da Angelo Passaleva, vicepresidente della Regione Toscana e assessore alle politiche sociali, ed è stata formalizzata nel corso di un incontro con Province e Comuni capoluogo che si è tenuto ieri a Firenze presso il Consiglio regionale. "Quello della prostituzione forzata sulle strade - ha commentato Passaleva - spesso viene visto come problema di ordine pubblico o di estetica, ma in realtà è soprattutto un problema che riguarda la dignità di queste donne e che chiama in causa la coscienza dei clienti.

Buona parte di queste ragazze non sono finite sulla strada per libera scelta ma in conseguenza di inganni e di ricatti, spesso in condizione di autentica schiavità: essere loro accanto, dare una mano perché possano cambiare vita è un dovere delle istituzioni e di chi è attento al rispetto della dignità umana".
Passaleva ha sottolineato come in Toscana esistano molte iniziative e come già elevata sia l'attenzione degli enti locali e del volontariato per garantire assistenza psicologica, luoghi di accoglienza, percorsi di protezione sociale.

"Ciò che manca - ha aggiunto - è un coordinamento per costruire una rete regionale capace di migliorare l'efficienza dei singoli interventi e di intercettare in misura consistente fondi finanziari, anche di livello europeo. In ogni caso nel Piano integrato sociale che la Regione sta predisponendo ci sarà spazio anche per questo tipo di interventi".
L'incontro si è aperto con una relazione svolta da Annamaria Tognetti, assessore alle pari opportunità della Provincia di Pisa.

Sono state confrontare le numerose esperienze, istituzionali e di volontariato, che sulle strade della Toscana cercano di aiutare le nuove schiave a ritrovare libert… e dignità. Non sono mancate le prime proposte fra cui un protocollo d'intesa fra Regione, enti locali e questure; iniziative specifiche con contributi economici per facilitare l'avviamento al lavoro di queste ragazze; accordi con l'Ente Ferrovie per pubblicizzare sui treni regionali il numero verde nazionale istituito contro le nuove schiavitù; uno specifico coordinamento per gli aspetti sanitari; forme di assistenza legale.

In evidenza