Salvaguardia dell'occupazione e creazione di nuovi posti di
lavoro, valorizzazione delle professionalita' esistenti, formazione e
qualificazione del personale. Questi i principali temi del protocollo di intesa
fra Regione, Comuni di Montecatini, Chianciano, Casciana Terme e Cgil,
Cisl e Uil regionali siglato ieri in Regione. Obiettivo dell'intesa, offrire
una serie di punti fermi al processo di privatizzazione in corso nelle tre
aziende ex proprieta' Eagat. In particolare, i firmatari dell'accordo
convengono sulla necessita' che i processi di privatizzazione delle terme, sia
quelli gia' in atto, sia quelli che ancora devono concludersi, siano finalizzati
a "creare solide strutture d'impresa, capaci di gestire in modo efficiente i
singoli compendi termali, coinvolgendo preferibilmente partner privati con
provate capacita'nel settore del termalismo e adeguate capacita'
finanziarie".
Il protocollo d'intesa entra quindi nel dettaglio del processo di
privatizzazione stabilendo, fra l'altro, che il partner privato deve garantire
"gli investimenti necessari per la messa in sicurezza degli impianti e delle
strutture, nonche' la continuita' dei servizi e delle prestazioni e il loro
mantenimento all'interno degli stabilimenti".
Il testo siglato da Regione, Comuni e sindacati insiste sulla necessita', da parte della proprieta' delle terme, di rispettare le norme previdenziali e di sicurezza, l'applicazione dei contratti di lavoro e della contrattazione integrativa. Quanto ai bandi di gara e ai contratti di gestione, si precisa nel testo dell'intesa che dovranno indicare specificamente i casi che salvaguardino e tutelino i rapporti di lavoro gia' in essere. "Se e quando si verificheranno inadempienze da parte del socio privato" sara' possibile da parte della proprieta' l'interruzione del contratto.
Sia i bandi di gara che gli schemi di contratti di gestione saranno verificati con le organizzazioni sindacali prima dell'approvazione. "La firma di questo protocllo - commenta l'assessore Susanna Cenni - rappresenta un importante punto fermo nella costruzione del nuovo quadro di riferimento per le terme toscane. Accanto al piano di rilancio e ai processi di privatizzazione in corso per i tre stabilimenti ex Eagat, l'intesa di oggi e' una garanzia che lo sviluppo del settore non rappresentera' una mortificazione delle risorse umane attualemente impiegate nel settore termale ma un loro potenziamento".