Siena sotterranea: convenzione tra Università e Comune e collaborazione con le contrade per scoprire i segreti del sottosuolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2001 22:31
Siena sotterranea: convenzione tra Università e Comune e collaborazione con le contrade per scoprire i segreti del sottosuolo

Al posto del Duomo e dell’intera piazza di San Giovanni sorgeva il Colle Santa Maria, ma come si presentava il territorio locale prima che la città fosse costruita e come è fatta la Siena sotterranea? Dare una risposta dettagliata a questi affascinanti interrogativi è uno degli scopi della ricerca che, da vari mesi, viene svolta da un gruppo di professori e ricercatori dell’Università di Siena, coordinato da Armando Costantini, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra. L’indagine, oggetto di una convenzione stipulata tra l'Amministrazione comunale e l'Ateneo senese, parzialmente finanziata dalla Fondazione del M.P.S., serve a tracciare una ‘radiografia’ di buona parte del sottosuolo dell’abitato cittadino.

Vengono rilevati i tipi di rocce, le loro caratteristiche litologiche e sedimentologiche, le faglie, le fratture, le perdite d’acqua, le incrostazioni calcaree, i fenomeni di crollo. Inoltre, la combinazione dei dati ricavati dai rilevamenti di superficie con quelli tratti dallo studio del sottosuolo permetterà di capire le caratteristiche delle varie aree di Siena e di ricostruire il loro aspetto nei secoli scorsi. I risultati dell’indagine saranno indispensabili anche per preparare, con rigore scientifico, il materiale e le informazioni di carattere geologico che figureranno in alcune sezioni del futuro «Museo dell’acqua» di Siena.«Ricostruire la morfologia sulla quale si sono sviluppati i primi insediamenti senesi - spiega Costantini - sarà di prezioso aiuto al progetto volto alla realizzazione di un atlante storico di Siena, da inserire in una prestigiosa collana europea.

Inoltre, la ristrutturazione in corso del Santa Maria della Scala permette di accedere agevolmente al sottosuolo. Investigare la città sotterranea, infatti, vuol dire occuparsi di un ‘oggetto’ che di sua natura non è di facile accesso». Per fare fronte, almeno in parte, a questa difficoltà, è stata richiesta la collaborazione delle contrade, presso le cui sedi si svolgeranno conferenze-dibattito sull'iniziativa.

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