Perché mi è stato impedito di prendere la parola nel Consiglio del Quartiere 2?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Gennaio 2001 15:45
Perché mi è stato impedito di prendere la parola nel Consiglio del Quartiere 2?

Il quesito lo posto, in un’interrogazione, il consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli. «Il fatto è avvenuto ieri sera durante la discussione sulla vendita delle farmacie comunali - scrive Andriulli - eppure, in precedenza, i Presidenti dei Quartieri 1 e 5 avevano concesso a me e ad altri consiglieri il permesso di intervenire nel dibattito in corso». Il consigliere di AN chiede quindi di sapere «se è possibile o meno, per i consiglieri comunali, intervenire nei dibattiti dei consigli circoscrizionali» e, se non fosse possibile, «quale sarebbe allora il ruolo istituzionale del consigliere comunale».
"Se questo è il clima fra maggioranza ed opposizione ci adegueremo e ne trarremo le dovute conseguenze».

E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri sulla vicenda che ha visti coinvolti il Presidente del quartiere 2 Andrea Aiazzi ed il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli. Secondo Pieri «impedire di parlare ad un membro dell’opposizione non solo non è democratico ma va contro ogni buon senso. Se al Consiglio di quartiere 2 avessero chiesto la parola il Sindaco o il Presidente del Consiglio comunale, anche loro consigliere comunali, cosa sarebbe successo?».

«La vicenda è grave ed esprimo la solidarietà al consigliere Andriulli - ha aggiunto la consigliera Bianca Maria Giocoli, anche lei di Forza Italia - durante la mia presidenza in questo Consiglio di quartiere permisi di intervenire alla consigliera comunale di Rifondazione comunista Monica Sgherri. Il Presidente Aiazzi non conosce le regole della democrazia e del giusto rapporto fra maggioranza ed opposizione».

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