E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi secondo il quale «sembra oramai scontato che il Sindaco ricorrerà all'addizionale Irpef per far quadrare il bilancio di previsione 2001». Non sarà questo l'unico aumento - ha proseguito Toccafondi - ma questa azione sarà difficilmente spiegabile soprattutto dopo quanto lo stesso Sindaco annunciò durante la sua relazione sul bilancio di previsione 2000. In quell'occasione il Sindaco Domenici ebbe a dire sull'addizionale Irpef: "non è tanto l'entità dell'addizionale ad incidere, quanto l'effetto psicologico sulle dinamiche economiche.
L'introduzione dell'addizionale può incidere sui livelli dei consumi, contraendo la domanda. Quindi la scelta di non applicare l'addizionale è stata effettuata con la volontà di realizzare una manovra socialmente coerente e non depressiva per l'economia locale"».
«Se queste parole pronunciate poco meno di dodici mesi fa sono vere . ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - sarà per stessa ammissione del Sindaco che questo bilancio porterà ad una manovra socialmente incoerente e depressiva per l'economia locale».
Sull'addizionale IRPEF interviene anche Francesco Mencaraglia, consigliere comunale di Rifondazione comunista a Scandicci: "Per quanto riguarda il nostro comune l'aumento della addizionale comporterà un maggiore gettito di circa 1 miliardo e mezzo.
E' interessante notare che una città non enorme (parliamo di Pavia il cui colore politico al momento non interessa) con una oculata politica di raccolta differenziata sul rifiuto secco (non é partita ancora la raccolta sull'umido) risparmia circa un miliardo all'anno sul costo dei rifiuti. Cioé soluzioni alternative all'incremento del carico fiscale possono essere trovate pur di cercarle.
Dobbiamo dare, sull'addizionale Irpef, un giudizio negativo, il cui vincolo di introduzione è posto dalle condizioni delle casse comunali.
L'addizionale è fortemente iniqua, colpendo indiscriminatamente nello stesso modo sia i bassi redditi che quelli alti, ben altra cosa sarebbe la possibilità di esenzione al di sotto di un certo reddito con una imposizione di aliquota crescente con gli scaglioni reddituali. Inoltre l'addizionale viene applicata solo sui redditi noti, quindi esenta chi continua la pratica dell'evasione fiscale. L'impostazione dell'aliquota rigida penalizza quindi le fasce sociali più deboli; pertanto, assumendo comunque come elemento centrale della programmazione la qualificazione dei servizi e della spesa sociale, dobbiamo operare, tendenzialmente, per non incrementare la pressione fiscale attraverso l'utilizzo di questo strumento di prelievo".