E' nata Ataf Spa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2000 00:22
E' nata Ataf Spa

I Sindaci dei Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Scandicci, Sesto Fiorentino e Vaglia hanno sottoscritto ieri mattina l'atto di trasformazione del Consorzio in Società per Azioni, pertanto è nata ATAFspa.
Quali gli obiettivi
ATAF società per azioni, per i Comuni proprietari, non è solamente un obiettivo da raggiungere per adeguarsi alla normativa vigente, ma costituisce soprattutto il modello organizzativo di gestione dei servizi di trasporto pubblico più funzionale e idoneo al raggiungimento puntuale di obiettivi efficacia, efficienza e economicità che la proprietà stessa si pone e si porrà con la progressiva apertura del settore al mercato e alla concorrenza.

In particolare con la trasformazione in società per azioni i Comuni proprietari si prefiggono i seguenti obiettivi:
 Conseguire livelli di economicità della gestione, che rendano possibile l'incremento quantitativo ed il miglioramento qualitativo del servizio, ed al contempo sono essenziali per permettere l'apporto di capitali privati ai quali va assicurata un'adeguata redditività economica.
 Rendere competitiva l'Azienda in vista delle gare europee per l'affidamento dei servizi a partire dal 2003.


 Rendere concreta e significativa la possibilità di acquisire apporti di capitale, anche privati, in merito a specifiche iniziative richiedenti forti investimenti e competenze specialistiche.
 Sviluppare le attività gestionali, sinora svolte sul piano locale, anche in ambito territoriale più ampio, esterno al tradizionale campo d'azione del Consorzio.
 Realizzare collaborazioni e nuove iniziative imprenditoriali con altri soggetti, anche privati, per sviluppare specifici rami di attività complementari.


Cosa cambia subito
Si completa il percorso iniziato con la trasformazione da Azienda Speciale in Consorzio; da soggetto appartenente alla sfera della Pubblica Amministrazione, regolato dal diritto pubblico, ATAF diviene soggetto regolato dal diritto privatistico.
Cosa potrà fare la società?
E’ stabilito nell’oggetto sociale determinato nello Statuto, e più precisamente:
 Gestire il trasporto pubblico, senza limiti territoriali
 Realizzare attività connesse, strumentali, complementari al trasporto collettivo di persone, quali: attività di consulenza agli enti locali per la pianificazione ed il controllo della mobilità – manutenzione e riparazioni di autoveicoli e relativi componenti – attività concernenti depositi, officine e la relativa impiantistica ed attrezzature correlate – sviluppo, progettazione e applicazione di tecnologie per la regolazione, gestione e controllo della mobilità – tutte le altre infrastrutture, tecnologie e servizi comunque correlati alla mobilità.


 Dalla tradizionale gestione del trasporto pubblico di linea alla realizzazione di tutte quelle attività finalizzate a dare risposte al sistema della mobilità.
Cosa vuol dire essere regolato dal diritto privato?
La società potrà operare non più limitatamente al territorio dei Comuni consorziati, ma ovunque, per lo svolgimento delle attività previste dall’oggetto sociale dello Statuto della Società. Per l’acquisizione di beni e servizi necessari alla realizzazione delle attività previste dall’oggetto sociale rimane sostanzialmente comunque soggetta alla normativa prevista per gli appalti pubblici come e nei casi previsti dalla normativa stessa.


Come si finanzieranno le attività messe in atto dalla Società?
I finanziamenti regionali e quelli dei comuni saranno stabiliti a priori nei contratti di servizio, e costituiranno quindi dei corrispettivi insieme ai ricavi per la vendita dei titoli di viaggio e delle altre entrate. Il risultato di gestione viene di fatto ad essere determinato dalla efficienza nello svolgimento delle attività previste dal contratto di servizio e dalla efficienza, efficacia ed economicità nella realizzazione di ulteriori attività e servizi non inseriti nel contratto di servizio ed eventualmente pianificate e poste in essere, attraverso convenzioni specifiche.


Quali saranno gli organi della S.p.A.?
Cambiano gli organi: essi saranno l’Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Collegio dei revisori. La responsabilità giuridica sarà in capo al Presidente (e non più al Direttore Generale), il quale, nell’ambito del Consiglio di Amministrazione, potrà avvalersi di Amministratore delegato al quale delegare alcune funzioni. La figura del Direttore Generale comunque è prevista nello statuto.
L'Azienda-rete
In questi ultimi anni Ataf ha visto modificarsi radicalmente la propria azione di intervento nell’ambito dei servizi alla mobilità urbana attraverso anche un’evoluzione societaria che ha portato alla costituzione di 3 società di scopo (Li-nea, Opi-tec, I-mago) ed alla partecipazione ad ulteriori 3 società (Firenze Metano, Firenze Parcheggi, Si.ti.met.).

La costituzione di società di scopo, due delle quali (Li-nea ed Opi-tec) a maggioranza di capitale privato ed una (I-mago) a maggioranza di capitale pubblico, è uno degli aspetti più rilevanti. L’avvio verso la liberalizzazione del settore trova quindi Ataf in una condizione di estrema duttilità anche se il lavoro fatto è solo una prima fase e necessita dei passaggi fondamentali che, attraverso la trasformazione in spa, producano tutti gli effetti per affrontare il periodo intermedio fra oggi e il 2003 e poi la successiva sfida delle gare.


La vendita delle azioni per quali obiettivi?
Fermo restando l’obbligo dell'attuale normativa di essere una Società a prevalente capitale pubblico (anche con il 50%+1 azioni), la fase immediatamente successiva alla trasformazione societaria ed al riassetto manageriale dell'Azienda, dovrà vedere l'Assemblea dei soci decidere sull’ingresso di privati o di altri terzi nella compagine azionaria attraverso la vendita, lo scambio o l'acquisto di azioni. La cessione di quote azionarie o lo scambio delle stesse con altre società dovrebbe avere alcuni obiettivi fondamentali:
1 – Rafforzare la strategia delle alleanze: per raggiungere il duplice obiettivo di allearsi con coloro che meglio rispondono agli indirizzi degli attuali proprietari e nel contempo siano in grado di valorizzare il patrimonio che l’impresa già oggi possiede.


2 – Patrimonializzare Ataf: i proventi delle vendite dovrebbero servire a rendere più forte lo stato patrimoniale dell’azienda così da permetterle ulteriori interventi ed investimenti, con particolare riferimento all'ambito della mobilità.
3 – Coinvolgere dipendenti e cittadini: La possibilità di coinvolgere nella partecipazione azionaria soci come i dipendenti può avere caratteristiche interessanti per lo sviluppo futuro dell'azienda, così come la vendita di quote azionarie ai cittadini (individuali o organizzati) può anche essa essere un elemento molto stimolante.


Quale servizio?
L'impegno prioritario per ATAF è quello di assicurare quantità e qualità del servizio di trasporto collettivo sempre più adeguate alla domanda che viene dai cittadini, anche in relazione alle politiche ambientali promosse dalle Amministrazioni Comunali. In questo senso va confermata e sviluppata ulteriormente la politica di diversificazione dei prodotti, immessi nel mercato in questi anni da ATAF, per rispondere alla profonda modificazione intervenuta nella domanda di mobilità a seguito dei cambiamenti del vivere urbano e dei metodi produttivi:
 Bus a chiamata telefonica già operante nei comuni di Campi Bisenzio (per l’intero territorio), Scandicci, Sesto e Calenzano.
 Mezzi elettrici ad emissione zero per servire il Centro storico di Firenze.


 Mezzi a metano per poter realizzare linee totalmente ecologiche da dedicare soprattutto all’attraversamento ed alla penetrazione nel Centro storico di Firenze ed in quartieri/zone con elevate valenze ambientali.
 Servizi per disabili, sia attraverso un sistema appositamente dedicato sia con l’adeguamento di tutti i nuovi mezzi per facilitare l’accesso a coloro che hanno difficoltà motorie.
 Servizi speciali per le scuole medie e superiori sia attraverso la modifica degli orari d’ingresso e d’uscita degli studenti, resa possibile dal lavoro del Provveditorato agli studi e della Amministrazione comunale di Firenze, sia con la realizzazione di linee scolastiche dedicate.

D'altra parte, la risposta al bisogno di mobilità nelle aree urbane è ormai caratterizzata dal criterio dell’integrazione e dell’intermodalità. Integrazione ed intermodalità stanno diventando quindi elementi strategici ed ineludibili attraverso i quali pensare di gestire un sistema di trasporti in tutte le sue componenti, un insieme, cioè di sistemi individuali e collettivi a gestione privata e pubblica corrispondente alla complessità della domanda di trasporto. Il servizio ferroviario regionale, il sistema fiorentino delle tramvie, la rete primaria su gomma come elemento di raccordo, di adduzione e distribuzione dovranno necessariamente presupporre una elevata capacità di organizzazione, gestione e controllo di un sistema auto-ferro-tramviario che dovrà rispondere sempre più e meglio ai bisogni di mobilità.


Quale ambito territoriale?
Esperienze passate insegnano come la sopravvivenza e lo sviluppo del trasporto pubblico collettivo non può assolutamente prescindere ed essere avulso dalla qualità della città e da quella del sistema della mobilità in cui si opera. Ecco perché sempre più nel futuro si dovrà operare in tre mercati (o in un grande mercato costituito da tre ambiti) e non più in uno solo:
- il trasporto pubblico
- il sistema della mobilità dei Comuni proprietari
- il sistema della mobilità delle aree urbane In questa ottica l’ambito territoriale più consono sembra essere quello regionale.

D’altronde la logica dei prossimi anni, gli indirizzi con i quali si stanno muovendo gli enti regolatori (Regione e Provincie) sta già delineando un obiettivo dal quale far velocemente discendere un progetto: i servizi integrati nell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia.
“Con la riunione di oggi abbiamo definito l’atto formale che sancisce la trasformazione dell’Ataf in Società per azioni. E’ un passaggio rilevante perché ci consente di avviare la fase di ridefinizione del modello organizzativo e gestionale dei servizi di trasporto pubblico.

Gli obiettivi sono quelli di migliorare il servizio e coinvolgere più utenti nel trasporto pubblico, di diminuire i costi per gli enti locali e infine di valorizzare il patrimonio di risorse presenti”. Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici alla presentazione della nuova Spa dell’Ataf. “ La Spa è il mezzo più idoneo ed efficace per fare i conti con la liberalizzazione del mercato previsto a partire a partire del 2003. Con la nascita dell’Spa , - ha proseguito il sindaco Domenici- possiamo prefigurare la possibilità concreta di coinvolgere vari soggetti privati e , attraverso la cessione di azioni a partire dal 2002, sarà possibile avere una società che ha fra i suoi azionisti i dipendenti e i cittadini (sullo stile di una Pubblic Company).

Per affrontare questa nuova forma e dare impulso e stimolo alla nuova società, l’assemblea dei sindaci, ha designato il nuovo Consiglio di amministrazione (Cda). Si tratta di un rinnovo parziale, tre membri su cinque, e di una conferma importante, quella della Presidente Aldo Frangioni. I nuovi membri del Cda sono Stefano Marmugi, Luigi Di Renzo e Salvatore Quarta. Confermato Fabrizio Signorini. “Questo rinnovo, - ha spiegato il Sindaco,- ha lo scopo di sottolineare l’esigenza di un rapporto più stretto, a livello politico, fra il governo della città e l’azienda.

Sentiamo il bisogno di avere un rapporto intenso con l’Ataf poiché si sta prefigurando un periodo ricco di novità e anche di emergenze che deve essere affrontato con forte sintonia. Mi riferisco ai grandi lavori e alla necessità che il trasporto pubblico diventi una valida alternativa al sistema di viabilità privato. Da qui la necessità di elaborare insieme (Comune e Ataf) una strategia che ci consenta di affrontare tutti i possibili disagi” A questo proposito il Sindaco ha ricordato che fra i primi compiti del nuovo Cda ci sarà quello di individuare il direttore dell’azienda che avrà l’incarico di realizzare di realizzare le strategie del nuovo trasporto pubblico”.

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