TAV: indirizzata al Ministro per i Beni culturali Giovanna Melandri la relazione geologica della Soprintendenza Archeologica della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2000 16:01
TAV: indirizzata al Ministro per i Beni culturali Giovanna Melandri la relazione geologica della Soprintendenza Archeologica della Toscana

L'Iniziativa è dell'Associzione Idra secondo cui la relazione evidenzia i gravi rischi a cui soggiacciono le due architetture in assoluto più antiche di Firenze, le tombe etrusche monumentali di Quinto Fiorentino della Mula e della Montagnola. "Come mai - scrive Idra - è stato necessario l'interessamento di una associazione di volontariato composta da semplici cittadini, non da tecnici (vedasi nostra lettera del 18.9.'00 alla Soprintendenza Archeologica della Toscana), per ottenere ciò che il semplice buon senso avrebbe dovuto dettare? Perché solo adesso, a "cuore aperto", si provvede da parte della Soprintendenza a chiedere ciò che sarebbe stato opportuno esigere prima dell'inizio dei lavori? Perché la Soprintendenza Archeologica Toscana ha fornito il proprio consenso all'opera TAV, nel luglio del '98, ancor prima che fossero realizzati i sondaggi che ne attestassero la compatibilità?".
Idra deplora il fatto che non sia mai stata fornita alcuna risposta dal Ministero alle petizioni e agli appelli per la tutela dell'area archeologica di Quinto Fiorentino, nonostante le firme autorevoli che li accompagnavano.

Nessuna risposta è pervenuta neppure alle svariate richieste di incontro trasmesse dall'Associazione. Nessuna risposta neppure alla richiesta di permettere, con un provvedimento straordinario, il rilevamento, la descrizione e la catalogazione dei beni culturali a rischio Alta Velocità nel cuore della città di Firenze, visto che una mappatura completa e ragionata dei beni storici, artistici e architettonici inseriti nella fascia di interferenza del tunnel TAV non è stata realizzata - come comunicatoci dalla la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, Prato e Pistoia - per mancanza di organici.

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