I supermercati Esselunga e Coop dividono la città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2000 17:13
I supermercati Esselunga e Coop dividono la città

Trasferire parte della superficie commerciale prevista per il supermercato Esselunga a Galluzzo a quello di viale De Amicis. E’ quanto chiede il capogruppo dei Verdi Alessio Papini in una mozione. «La chiusura del supermercato in viale De Amicis - scrive Papini - ha creato molte difficoltà ai residenti nell’area per le necessità di far la spesa di tutti i giorni» ed «un supermercato di piccole dimensioni non rappresenta un danno per i piccoli commercianti nella zona né un forte attrattore di traffico» Per questo Papini chiede l’amministrazione comunale «si attivi per trasferire parte della superficie commerciale dell’area commerciale prevista dal piano del commercio al Galluzzo nella vecchia area di viale De Amicis, per permettere il mantenimento dell’apertura dell’attuale supermercato».
Sarà di 817 milioni e 800mila lire la spesa che dovrà sostenere il Comune per l’organizzazione del referendum consultivo sull’area ex Longinotti a Gavinana.

Il preventivo è stato reso noto dall’assessore al Bilancio e Servizi demografici Andrea Ceccarelli. Più in dettaglio, l’assessore spiega che si prevede una spesa di 350 milioni per i compensi ai componenti di seggio: “Mille persone – precisa – considerato che le sezioni elettorali saranno circa 250, e che l’articolo 23 del regolamento stabilisce che ogni ufficio di sezione debba essere composto da un presidente, due scrutatori e un segretario. E’ stato calcolato che il personale da utilizzare potrà essere composto per circa il 50% da dipendenti comunali e per l’altro 50% da cittadini iscritti negli albi appositi; i dipendenti saranno pagati attraverso lo straordinario, i cittadini con una indennità di 200mila lire per i presidenti e 161mila per segretari e scrutatori.

Altri 60 milioni serviranno per la retribuzione dei circa 150 custodi degli edifici scolastici dove saranno allestiti i seggi: il loro compito sarà quello di aprire e chiudere gli edifici, installare le cabine, predisporre la cartellonistica, assistere i componenti dei seggi, ritirare il materiale elettorale”. Per l’imbustamento e la distribuzione di certificati e schede elettorali la spesa ipotizzata è di 140 milioni; l’avviso dovrà essere consegnato ai singoli aventi diritti al voto, che sono circa 338.600 (321mila italiani e 17.600 stranieri).

Circa 40 milioni saranno necessari per l’acquisto delle buste (350 mila), delle schede elettorali (400mila), della carta per i verbali, dei libretti di istruzioni e della cancelleria. “Altri 108 milioni – continua Ceccarelli – sono previsti per le spese dell’ufficio elettorale, per lo straordinario del personale; mentre 80 milioni serviranno agli altri uffici comunali, per il lavoro necessario all’installazione delle linee telefoniche nei seggi, per la propaganda, per eventuali interventi di edilizia nei locali.

Infine, abbiamo previsto circa 40 milioni per le possibili spese varie ed eventuali che si potranno presentare, come sempre in questi casi. Infine voglio precisare – conclude l’assessore – che si è cercato di ridurre i costi il più possibile, individuando le soluzioni meno onerose”.

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