Chiusura definitiva del Programma JOP: insoddisfacenti le agevolazioni per le PMI dei Peco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2000 10:46
Chiusura definitiva del Programma JOP: insoddisfacenti le agevolazioni per le PMI dei Peco

Il Programma Jop, per la creazione e lo sviluppo di joint venture, chiude definitivamente anche per i Paesi Phare. Lo stanziamento finale di 5 milioni di euro servirà a soddisfare le domande per lo strumento 3, presentate entro la scadenza del 30 settembre 2000, e quelle relative alle agevolazioni 1, 2 e 4 inoltrate entro il 6 marzo 2000.
Secondo le simulazioni elaborate dalla D.G. Affari economici e finanziari della Compressione saranno necessari 3,5 milioni di euro (di cui 2,4 a valere sui fondi residui del 1998) per far fronte alle domande presentate per iniziative indirizzate a:
facility 1: promozione di joint venture;
facility 2: studi di prefattibilità e fattibilità finalizzati alla creazione di società miste, accordi di cooperazione commerciale o accordi di produzione e distribuzione in partecipazione;
facility 4: attività di formazione, assistenza tecnica e trasferimento di know how.
Mentre per la facility 3, che può concedere ulteriori finanziamenti alle imprese che hanno realizzato investimenti entro 12 mesi dalla presentazione degli studi di fattibilità, sono previste circa 80 domande ammissibili, per un fabbisogno di 3,7 milioni di euro.
Relativamente alla facility 3 la Commissione ha semplificato le modalità di calcolo del contributo, previsto in caso di costituzione di joint venture, optando esclusivamente per il criterio che riconosce fino al 10% del valore degli investimenti realizzati, entro il limite di 150 mila euro, compresi i contributi già ottenuti per la facility 2 (max 75 mila euro).

Tale principio sarà applicato anche alle domande in esame e non ancora approvate.
Non sono state modificare le altre tipologie di intervento: contributo a fondo perduto a copertura del 50% dei cisti ammissibili, fino ad un massimo di 100 mila euro per gli eventi promozionali e la formazione, ed entro 10 mila euro per gli studi di fattibilità. Finanziamento senza interessi, convertibile in contributo, fino al 50% dei costi ammissibili, entro il tetto di 75 mila euro per gli studi di fattibilità finalizzati alla costituzione di joint venture, oppure fino a 50 mila euro per quelli relativi agli accordi di cooperazione commerciale o di produzione.
Nell’ambito della facility 3, infine, gli accordi di cooperazione economica andati in porto possono ottenere la copertura del rimanente 50% delle spese sostenute per la realizzazione degli studi di fattibilità, fino ad un massimo di 100 mila euro, inclusi i contributi già ricevuti grazie alla facility 2.
Il Programma EuroJop, che attraverso intermediari finanziari, offre informazioni su molti Paesi beneficiari (Phare, Federazione russa, Kazakistan) e indirizzi utili, sarà sospeso dal dicembre 2000.
Però non è esclusa la possibilità che i pacchetti informativi siano trasferiti presso i Paesi beneficiari, per evitare che i dati raccolti in nove anni di attività vadano perduti.
La decisione di eliminare di Jop è dovuta a diversi motivi.
Il programma, pur avendo raggiunto gli obiettivi prefissati, ha incontrato difficoltà ad estendere il proprio strumento a intermediari finanziari affidabili nei Paesi dell’Europa centrale e orientale (Peco) ed inoltre c’è stata scarsità di progetti capitanati da partner locali, costretti a contattare gli intermediari finanziari della Ue; di conseguenza il programma Jop è stato utilizzato soprattutto dalle aziende comunitarie.


La Commissione sostiene che il programma sembra non soddisfare più le esigenze delle Pmi dei Peco poiché, grazie al programma Phare, le infrastrutture essenziali per lo sviluppo del settore in questi paesi sono state realizzate, e le Pmi hanno ora necessità di accedere più facilmente agli strumenti locali e nazionali.
Per questo la strategia di Phare è stata modificata, e il sostegno al settore viene ora fornito sia attraverso i programmi nazionali, sia attraverso una specifica facility che punta allo sviluppo delle istituzioni finanziarie per facilitare l’accesso al credito delle imprese.
Il supporto alle Pmi, nei programmi nazionali, viene assicurato ricorrendo sovente alla formula di fondi speciali, gestiti a livello locale, che finanziano progetti per lo sviluppo della competitività e l’innovazione delle imprese, delle infrastrutture economiche, della cooperazione o delle risorse umane in regioni selezionate dai Candidati.
Mentre la facility, per le Pmi, consiste in uno sportello per prestiti e garanzie in favore di banche per la concessioni di crediti alle aziende che, attualmente, è gestito e cofinanziato dalla Ceb (Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa), in collaborazione con la banca tedesca Kfw e della Bers, alla quale è stato affidato, nella prima fase del programma, un altro sportello destinato a partecipazioni azionarie attraverso fondi di investimento per Pmi.
La Commissione ha inoltre confermato che il programma Jev, che opera per la creazione di società miste tra Pmi dell’Ue, potrebbe essere esteso anche ai Candidati Phare.

GV

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