La Giunta regionale si difende dalle critiche sul Bilancio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Ottobre 2000 09:29
La Giunta regionale si difende dalle critiche sul Bilancio

"La giunta, proprio al tavolo di concertazione di ieri sul bilancio di previsione 2001, ha dato precise risposte di merito a proposito della fiscalita' a titolarita' regionale. Nessun intervento a pioggia sulla riduzione Irap dovuta dalle Onlus e nessun equivoco da risolvere su presunte minori entrate per gli incentivi alle nuove imprese giovanili".
Cosi' l'assessore al bilancio, finanze, credito e programmazione, Marco Montemagni, a proposito delle dichiarazioni rilasciate dal segretario toscano della Cgil, Luciano Silvestri. Montemagni in relazione ai rilievi di Silvestri sul supposto equivoco delle annunciate minori entrate per interventi sull'Irap a favore delle nuove imprese giovanili, precisa che "la giunta regionale, nel presentare la proposta di manovra fiscale ha messo in rilievo gli effetti finanziari della stessa sui bilanci regionali a partire dal 2001 e per tutta la durata dell'intervento.

Tali effetti sono valutabili, ovviamente ed unicamente, in termini di minor gettito stimabile in funzione dell'applicazione dell'aliquota Irap ridotta di 1 punto (dal 4,25 per cento al 3,25 per cento)".
"La stima e' effettuata - prosegue l'assessore Montemagni - rispetto alla naturale e fisiologica nascita di nuove imprese.
Come noto il tasso di nascita e di morte delle imprese toscane e' particolarmente alto e quindi l'obiettivo di contribuire al consolidamento delle nuove imprese, proprio per correggere e ridurre i tassi di mortalita' (sono circa 25-30 mila le imprese che nascono e muoiono ogni anno in Toscana e fortunatamente in quest'ultimo triennio si ha una saldo attivo).

Sicuramente nel lungo periodo il consolidamento dell'economia toscana, certamente perseguito non solo tramite lo strumento fiscale ma attraverso le molteplici leve di incentivazione e di miglioramento dei fattori ambientali, induce una stabilizzazione e forse anche un incremento del gettito tributario il cui utilizzo sara' valutato a suo tempo".
Per quanto riguarda la questione delle Onlus, l'assessore Montemagni ha detto: "La riduzione dell'aliquota Irap a favore delle Onlus e' rivolta specificatamente ed esclusivamente alle attivita' istituzionali di questi enti.

Per definizione, cosi' come si rileva dall'art. 10 del D. Lgl. 460/97, queste organizzazioni perseguono esclusive finalita' di solidarieta' sociale e quindi la loro attivita' non puo' che intervenire sul 'sociale', cosi' come sostiene il segretario della Cgil toscana. E' inoltre implicito nella loro natura che esse 'offrono servizi alle persone' poiche'‚ le predette finalita' di solidarieta' sociale sono normalmente perseguite quando le loro prestazioni sono rese a favore di persone fisicamente, economicamente o socialmente svantaggiate, ivi compresi i propri soci se riversano in dette condizioni.

Sono pertanto escluse dal beneficio regionale le 'attivita' commerciali' che sono rilevanti ai fini Irap eventualmente svolte dalle Onlus. Si ricorda, infine, che tra le Onlus non sono ricompresi: gli enti pubblici, le Societa' commerciali, le fondazioni bancarie, i partiti e movimenti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro e le associazioni di categoria".
"La giunta regionale, inoltre, ha confermato proprio ieri, in sede di concertazione, la propria disponibilita' sulla questione concernente il tavolo con gli enti locali per innestare un processo di graduale riduzione della pressione fiscale sui cittadini toscani".
L'assessore Montemagni richiama, infine, il forte sostegno all'occupazione, alle politiche attive per il lavoro e agli investimenti che "viene dalle scelte operate dalla giunta nel predisporre il bilancio 2001, scelte che facendo leva sul cofinanziamento regionale quale strumento moltiplicatore, portano la compartecipazione regionale da una media di 26 miliardi degli anni scorsi agli attuali 58 miliardi che attivano, a loro volta, risorse comunitarie e nazioni per circa 600 miliardi annui.

Con l'intervento degli enti locali e dei privati tale somma ascende a 850 miliardi".
"Si tratta quindi di un bilancio di previsione - ha concluso Montemagni - che punta allo sviluppo e all'occupazione, fortemente orientato verso i giovani (sia sul versante del diritto allo studio e della formazione sia su quello delle nuove imprese giovanili) e verso il sociale: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale".
Non solo gli strumenti della programmazione regionale fanno riferimento ad un'adeguato quadro di conoscenze ambientali, ma al loro interno contengono una sintesi dei dati piu' aggiornati, ricavati dall'ultimo Rapporto sullo stato dell'ambiente pubblicato dalla Regione Toscana lo scorso gennaio.

E' quanto intende precisare l'assessorato all'ambiente, in relazione a dichiarazioni riportate oggi da alcuni organi di stampa, secondo le quali i dati ambientali utilizzati per il Piano di sviluppo regionale e per il Documento di programmazione econonomia-finanziaria per il 2001 sarebbero in alcuni casi vecchi anche di dieci anni, e comunque superati. In realta', si fa sapere dall'assessorato, una delle novita' dei nuovi strumenti di programmazione regionale e' proprio quella di contenere per la prima volta tutte le informazioni ambientali piu' rilevanti del Rapporto annuale sullo stato dell'ambiente, cosi' come previsto dalla legge regionale di programmazione.
Si tratta di una sintesi articolata in ben sei capitoli - aria, acqua, suolo, tutela della natura, rifiuti, attivita' produttive - che e' stata inserita nel Documento di programmazione economica-finanziaria per il 2001, predisposto dalla giunta congiuntamente al Piano.
L'assessorato all'ambiente ricorda anche che per garantire l'efficacia dello sviluppo sostenibile come opzione fondamentale del Piano regionale di sviluppo e' prevista la costituzione di un apposito organismo regionale con la funzione di organizzare all'interno dell'amministrazione regionale gli adeguati momenti di raccordo per la valutazione e l'armonizzazione delle politiche di settore con i principi della sostenibilita'.
Tale organismo - la "cabina di reg

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