"La giunta, proprio al tavolo di concertazione di ieri sul
bilancio di previsione 2001, ha dato precise risposte di merito a proposito della
fiscalita' a titolarita' regionale. Nessun intervento a pioggia sulla riduzione Irap
dovuta dalle Onlus e nessun equivoco da risolvere su presunte minori entrate
per gli incentivi alle nuove imprese giovanili".
Cosi' l'assessore al bilancio,
finanze, credito e programmazione, Marco Montemagni, a proposito delle
dichiarazioni rilasciate dal segretario toscano della Cgil, Luciano Silvestri.
Montemagni in relazione ai rilievi di Silvestri sul supposto equivoco delle
annunciate minori entrate per interventi sull'Irap a favore delle nuove imprese
giovanili, precisa che "la giunta regionale, nel presentare la proposta di
manovra fiscale ha messo in rilievo gli effetti finanziari della stessa sui bilanci
regionali a partire dal 2001 e per tutta la durata dell'intervento.
Tali effetti sono
valutabili, ovviamente ed unicamente, in termini di minor gettito stimabile in
funzione dell'applicazione dell'aliquota Irap ridotta di 1 punto (dal 4,25 per
cento al 3,25 per cento)".
"La stima e' effettuata - prosegue l'assessore Montemagni - rispetto alla
naturale e fisiologica nascita di nuove imprese.
Come noto il tasso di nascita e
di morte delle imprese toscane e' particolarmente alto e quindi l'obiettivo di
contribuire al consolidamento delle nuove imprese, proprio per correggere e
ridurre i tassi di mortalita' (sono circa 25-30 mila le imprese che nascono e
muoiono ogni anno in Toscana e fortunatamente in quest'ultimo triennio si ha
una saldo attivo).
Sicuramente nel lungo periodo il consolidamento
dell'economia toscana, certamente perseguito non solo tramite lo strumento
fiscale ma attraverso le molteplici leve di incentivazione e di miglioramento dei
fattori ambientali, induce una stabilizzazione e forse anche un incremento del
gettito tributario il cui utilizzo sara' valutato a suo tempo".
Per quanto riguarda la questione delle Onlus, l'assessore Montemagni ha detto:
"La riduzione dell'aliquota Irap a favore delle Onlus e' rivolta specificatamente
ed esclusivamente alle attivita' istituzionali di questi enti.
Per definizione, cosi' come si rileva dall'art. 10 del D. Lgl. 460/97, queste organizzazioni perseguono esclusive finalita' di solidarieta' sociale e quindi la loro attivita' non puo' che intervenire sul 'sociale', cosi' come sostiene il segretario della Cgil toscana. E' inoltre implicito nella loro natura che esse 'offrono servizi alle persone' poiche'‚ le predette finalita' di solidarieta' sociale sono normalmente perseguite quando le loro prestazioni sono rese a favore di persone fisicamente, economicamente o socialmente svantaggiate, ivi compresi i propri soci se riversano in dette condizioni.
Sono pertanto escluse dal beneficio regionale le 'attivita'
commerciali' che sono rilevanti ai fini Irap eventualmente svolte dalle Onlus.
Si ricorda, infine, che tra le Onlus non sono ricompresi: gli enti pubblici, le
Societa' commerciali, le fondazioni bancarie, i partiti e movimenti politici, le
organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro e le associazioni di
categoria".
"La giunta regionale, inoltre, ha confermato proprio ieri, in sede di
concertazione, la propria disponibilita' sulla questione concernente il tavolo con
gli enti locali per innestare un processo di graduale riduzione della pressione
fiscale sui cittadini toscani".
L'assessore Montemagni richiama, infine, il forte sostegno all'occupazione,
alle politiche attive per il lavoro e agli investimenti che "viene dalle scelte
operate dalla giunta nel predisporre il bilancio 2001, scelte che facendo leva sul
cofinanziamento regionale quale strumento moltiplicatore, portano la
compartecipazione regionale da una media di 26 miliardi degli anni scorsi agli
attuali 58 miliardi che attivano, a loro volta, risorse comunitarie e nazioni per
circa 600 miliardi annui.
Con l'intervento degli enti locali e dei privati tale
somma ascende a 850 miliardi".
"Si tratta quindi di un bilancio di previsione - ha concluso Montemagni - che
punta allo sviluppo e all'occupazione, fortemente orientato verso i giovani (sia
sul versante del diritto allo studio e della formazione sia su quello delle nuove
imprese giovanili) e verso il sociale: volontariato, associazionismo,
cooperazione sociale".
Non solo gli strumenti della programmazione regionale
fanno riferimento ad un'adeguato quadro di conoscenze ambientali, ma al
loro interno contengono una sintesi dei dati piu' aggiornati, ricavati
dall'ultimo Rapporto sullo stato dell'ambiente pubblicato dalla Regione
Toscana lo scorso gennaio.
E' quanto intende precisare l'assessorato
all'ambiente, in relazione a dichiarazioni riportate oggi da alcuni organi di
stampa, secondo le quali i dati ambientali utilizzati per il Piano di sviluppo
regionale e per il Documento di programmazione econonomia-finanziaria
per il 2001 sarebbero in alcuni casi vecchi anche di dieci anni, e comunque
superati. In realta', si fa sapere dall'assessorato, una delle novita' dei nuovi
strumenti di programmazione regionale e' proprio quella di contenere per
la prima volta tutte le informazioni ambientali piu' rilevanti del Rapporto
annuale sullo stato dell'ambiente, cosi' come previsto dalla legge regionale
di programmazione.
Si tratta di una sintesi articolata in ben sei capitoli - aria, acqua, suolo,
tutela della natura, rifiuti, attivita' produttive - che e' stata inserita nel
Documento di programmazione economica-finanziaria per il 2001,
predisposto dalla giunta congiuntamente al Piano.
L'assessorato all'ambiente ricorda anche che per garantire l'efficacia dello
sviluppo sostenibile come opzione fondamentale del Piano regionale di
sviluppo e' prevista la costituzione di un apposito organismo regionale con
la funzione di organizzare all'interno dell'amministrazione regionale gli
adeguati momenti di raccordo per la valutazione e l'armonizzazione delle
politiche di settore con i principi della sostenibilita'.
Tale organismo - la "cabina di reg