“Immigrazione è una parola che si coniuga bene con integrazione e non solo con legalità”. E’ questo lo scopo dell’incontro tra i rappresentanti dell’amministrazione fiorentina e l’arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli, che si svolgerà il dieci ottobre in Palazzo Vecchio, in sala di Lorenzo.
“Il rispetto della legalità non può mai essere disgiunto e separato da quello dell’integrazione, dalla capacità di accoglienza, dal ruolo che gli immigrati possono e devono svolgere nel tessuto economico e sociale della nostra città”, ha ricordato Leonardo Domenici.
Per questo il sindaco ha deciso di scrivere al cardinale di Firenze e di proporre un incontro.
Per il primo cittadino di Firenze il tema dell’immigrazione è strettamente legato allo sviluppo della città, alla sua trasformazione sociale e culturale. “Un argomento complesso e centrale per la crescita della nostra città che – pone l’accento il sindaco – deve vedere protagonisti tutti i soggetti e le istituzioni cittadine che hanno maturato una significativa esperienza in questo campo.
Per questo il confronto e la collaborazione con la Curia, come ho scritto nella lettera inviata a sua Eminenza il 15 settembre, è indispensabile per realizzare interventi efficaci e per avere un costante scambio di informazioni e valutazioni”.
Insomma, un incontro non per discutere delle scelte immediate già prese dall’amministrazione, ma per parlare di convivenza fra i popoli, di nuova comunità, di trasformazione della città.
La chiesa fiorentina, ha scritto Domenici nella sua missiva al Cardinale, rappresenta “un riferimento per le attività rivolte al mondo dell’immigrazione.
Sono quindi a proporle, nella piena consapevolezza della chiara differenza delle nostre rispettive funzioni, di poter tenere un incontro nelle prossime settimane al fine di confrontare le nostre esperienze e di valutare eventuali iniziative da porre in essere”.
“ Eminenza -inizia la lettera scritta dal sindaco al Cardinale Silvano Piovanelli il 15 settembre-
come Sindaco di Firenze avverto la necessità di un sempre più pressante impegno dell’Amministrazione comunale da me presieduta, sui temi dell’immigrazione extracomunitaria.
L’esigenza primaria del rispetto della legalità deve a mio avviso accompagnarsi a una forte iniziativa volta a favorire l’integrazione e la responsabilizzazione degli immigrati nel nostro tessuto economico, sociale, culturale e civile.
Ritengo quindi che la collaborazione fra le istituzioni e i soggetti che, a vario titolo, hanno maturato una significativa esperienza in questo campo, sia indispensabile per realizzare interventi efficaci e per avere un costante scambio di informazioni e valutazioni.
La Chiesa fiorentina rappresenta, da tempo, un riferimento importante per le attività rivolte al mondo dell’immigrazione nella nostra città e sono quindi a proporle, nella piena consapevolezza della chiara differenza delle nostre rispettive funzioni, di poter tenere un incontro nelle prossime settimane al fine di confrontare le nostre esperienze e di valutare eventuali iniziative da porre in essere”.