Traffico in tilt al Galluzzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2000 08:38
Traffico in tilt al Galluzzo

Un rapporto su quanto accaduto che individui “le precise responsabilità e i conseguenti provvedimenti, al fine di evitare il ripetersi di situazioni analoghe che non sarebbero più tollerate”. E’ quanto richiesto con urgenza dal vicesindaco Graziano Cioni al direttore della Mobilità del Comune, dopo quanto accaduto lunedì mattina al Galluzzo: i gravissimi disagi al traffico dovuti a un “trasporto eccezionale” che è transitato da piazza Acciaiuoli nella via Senese verso la Certosa, in senso contrario a quello consentito.
Il rapporto sull’episodio, chiesto da Cioni alla Polizia Municipale che ha fatto da scorta al convoglio, ha precisato al vicesindaco che il veicolo si trovava già posizionato nella direzione di marcia fin dalle 7.45 della mattina e che non erano possibili ulteriori manovre; per quanto riguarda l’ordinanza con l’autorizzazione del passaggio (che comunque il conducente non aveva in copia) il rilascio non era stato fatto dall’apposito ufficio Trasporti eccezionali del Comune, ma direttamente dalla Mobilità.

E probabilmente alcuni vincoli su questo tipo di concessioni, in particolari su orari notturni e percorsi alternativi, non erano stati rispettati in pieno. Comunque sia, ai vigili non è restato altro che scortare il veicolo.
“Questa città è già sottoposta a un notevole livello di stress da traffico, soprattutto a causa dei cantieri aperti – afferma oggi Graziano Cioni – e non tollereremo più episodi che aggravino la situazione per incuria, cialtroneria, disordine o disorganizzazione.


Quello che non è urgente va programmato, mentre quello che è urgente va fatto cercando di dare meno disagi possibili, per esempio in orario notturno. E per quanto riguarda i lavori stradali, esiste un “patto per la città” firmato da Comune, aziende e sindacati e tutti lo devono osservare. Le sanzioni per chi sgarra non ci sono? Stiamo provvedendo ad inserirle. Le faremo rispettare, e chi sbaglia dovrà prendersi le sue responsabilità”.

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