la Regione
Toscana ha destinato strumenti normativi e risorse finanziarie per tutelare e
valorizzare i centri storici e creare sinergie con il commercio. Lo ha detto
l’assessore regionale al commercio e al turismo, Susanna Cenni,
intervenendo all’iniziativa promossa da Confcommercio regionale e
provinciale, dedicata alla rivitalizzazione della rete distributiva nelle aree
montane.
“La legge toscana va oltre la riforma Bersani – ha detto l’assessore – e
mira ad innovare la rete commerciale e valorizzare la piccola e media
impresa, integrando gli esercizi di vicinato con il tessuto urbano attraverso
la qualificazione dei servizi commerciali rivolti al turismo”.
C’e’ pero’ una condizione perche’ questo circuito virtuoso possa essere attivato: “la concertazione tra gli enti locali, che dovranno governare il processo e gli operatori del commercio, che dovranno garantire adeguati livelli qualitativi di specializzazione”. Cenni ha rivolto un appello ai Comuni, sollecitandoli a mettere in campo tutte le energie per promuovere le peculiarita’ del proprio territorio con progetti di qualificazione urbana, di integrazione tra eserci pubblici e privati, di costruzione di parcheggi e di miglioramento dell’accessibilita’.
Se i Comuni e gli operatori economici sapranno compiere questo salto di
qualita’, sara’ finalmente possibile trasformare l’antica debolezza della
montagna in un nuovo grande punto di forza, legato ai prodotti tipici e
all’offerta turistica.
Ma le riforme non marciano da sole, ha ammonito l’assessore Cenni,
rivolgendo un doppio appello: ai Comuni, perche’ non si limitino a un
recepimento standard della normativa ma anzi accettino la sfida dei grandi
progetti; e agli operatori economici perche’ sappiano cogliere la grande
opportunita’ per far compiere un salto di qualita’ alla loro attivita’.
Una sfida che e’ stata accolta dal presidente di Confcommercio Toscana,
Giovanni Casini: “E’ importante – ha detto - che ciascuno faccia la sua
parte: noi la faremo, ma anche i Comuni dovranno riuscire a fare sistema,
specialmente in montagna dove le dimensioni sono troppo piccole: un
obiettivo raggiungibile solo se sara’ la Regione a promuoverlo”.
Piu’ ottimista Casini invece si e’ detto sulle risorse finanziarie a disposizione: “Non importa quanti sono i soldi pubblici, basta saperli utilizzare e creare servizi adeguati a sostenere il commercio di vicinato. Ogni lira pubblica spesa per migliorare i servizi sara’ un incentivo reale per le imprese commerciali di vicinato”.