Domenici: un advisor per individuare la società partner per la cablatura della città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Luglio 2000 09:29
Domenici: un advisor per individuare la società partner per la cablatura della città

Un advisor per individuare i partner privati di Fiorentinagas per costruire una società per le telecomunicazioni e un confronto con le altre grandi città (Roma, Venezia, Torino) per verificare le varie esperienze nel settore e ipotesi di gestione comune; nessuna cessione della centrale del latte prima di aver definito il trasferimento dello stabilimento fiorentino; bando di gara per la cessione delle quote dell’Afam (la società delle farmacie fiorentine) che dia garanzie sui livelli occupazionali, sulla presenza nel territorio delle farmacie, sul profilo socio-sanitario di queste strutture.

E’ quanto ha annunciato il sindaco Leonardo Domenici nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
“Firenze sta vendendo le quote delle sue aziende per investire e non per coprire buchi o ammanchi di bilancio. E nel prossimo periodo renderemo evidente quanto i fondi ottenuti con le dismissioni serviranno per dare nuovo impulso alla crescita della città e per migliorare i servizi ai cittadini”, ha precisato il sindaco che, insieme agli assessori Colonna, Coggiola e Cecchi, ha illustrato alle organizzazioni sindacali i prossimi passi sulla politica delle cessioni di quote delle società partecipate.


“In città si ha la sensazione che il Comune stia mettendo in campo una politica per lo sviluppo e le risorse che recupera con le dismissioni potranno servire sia per nuovi investimenti sia per qualificare i servizi offerti ai cittadini e soprattutto per non aumentare la pressione fiscale come ha già fatto quest'anno. Per questo il giudizio del sindacato su queste scelte è positivo”, ha aggiunto Alessio Gramolati, segretario della Camera del Lavoro di Firenze.
L’amministrazione ha assicurato i sindacati che per la centrale del latte non verrà avviato alcun processo di cessione delle quote prima che sia definito il trasferimento dello stabilimento da via Circondaria (trasferimento necessario poiché nell’area verrà realizzata la nuova stazione dell’alta velocità).

“E’ in corso un confronto con le Ferrovie – ha precisato il sindaco – per verificare la quota di fondi messi a disposizione per il trasferimento dell’impianto”. Il costo del trasloco e della realizzazione del nuovo stabilimento dovrebbe essere intorno ai 70 miliardi. Al termine dell’operazione quello di Firenze sarà il più nuovo centro di produzione del latte in Italia, valorizzando immediatamente la centrale fiorentina. Il sindaco ha anche annunciato ai sindacati un incontro con i primi cittadini di Pistoia e Livorno per definire con loro scelte comuni sulla proprietà della Mukki.

“In ogni caso – ha chiarito l’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna – la nostra priorità è quella di garantire la permanenza produttiva della centrale”. Una assicurazione che ha soddisfatto i sindacati che hanno rimarcato che “gli acquirenti non devono essere interessati solo al marchio – come ha precisato Sergio Sorani della Cisl – ma all’intera struttura produttiva ”. Anche Gramolati ha sottolineato che “la cessione della centrale è il punto più difficile e, come ha garantito il Comune, deve avvenire prima la definizione dell’iter di trasferimento della centrale e poi la trasformazione degli assetti societari.

O almeno le due scelte devono avvenire contestualmente”.
Dopo il via libera del consiglio comunale alla trasformazione dell’Afam in società per azioni, il sindaco ha puntualizzato che la discussione si è fino ad ora polarizzata sulle quote che deve cedere il Comune (se più o meno del 50% della proprietà), quando, invece, il vero problema e “a chi vendere e come”. “Il vero nodo - ha precisato Domenici - è il sistema di garanzie che il privato dovrà assolvere per dare certezza su quantità e qualità di servizio, nonché sui livelli occupazionali”.

Un ultimo punto questo, particolarmente caro ai sindacati che hanno anche dimostrato di non apprezzare in modo particolare l’ipotesi di una cessione parcellizzata delle farmacie.
Infine, Fiorentinagas. Domenici ha annunciato un confronto con Roma, Venezia e Torino per verificare ipotesi di gestione comune dei nuovi processi di inserimento nel mondo delle telecomunicazioni. “Si devono mettere insieme le esperienze delle varie città per non affrontare da soli la partita”, ha detto il primo cittadino.

Anche il dialogo d’area, in particolare con Prato prosegue. “Fiorentinagas - ha detto il sindaco – è l’azienda che abbiamo individuato quale strumento per intervenire nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Stiamo selezionando un advisor per individuare i partner per costruire una società per la cablatura della città.
Sindacato e amministrazione, infine, hanno concordato di stilare un calendario di incontri per affrontare e approfindere le singole scelte, insieme alle singole organizzazioni di categoria e ai rappresentanti sindacali delle aziende.

Il calendario verrà definito nei prossimi giorni.

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