Purimshpil, piacevole viaggio nella cultura yiddish.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2000 14:28
Purimshpil, piacevole viaggio nella cultura yiddish.

Con lo spettacolo di ieri sera si è aperta la sezione Yiddish della 53^ Estate Fiesolana, che dedica quest'anno un'ampia panoramica agli artisti più significativi del territorio musicale ebraico, ospitando commedie musicali, incursioni jazz e performance tradizionali e sperimentali. Purimshpil, il racconto di Purim, tratto dallo scritto "Di Meghile" di Itzik Manger, uno degli artisti yiddish più famosi, narra delle vicende del personaggio biblico Ester, che riuscì a far salvare il popolo ebraico sotto il regno persiano del re Assuero.

E' una storia che nella tradizione ebraica viene rappresentata durante il carnevale, per celebrare il giorno di pace conquistato contro il malvagio Haman. Nella personalissima ricerca delle radici ebraiche che Moni Ovadia, consulente artistico dello spettacolo, da qualche tempo sta conducendo attraverso la sua arte fatta di canto, musica e narrazione, ha trovato un eccezionale compagno di viaggio in quell'eccezionale musicista che è Enrico Fink, attore in questo caso insieme alla vitalissima Monica Demuru.

L'opera, in forma di commedia musicale con la regia di Olek Mincer, si vale del contributo del gruppo musicale Lokshen e dello straordinario talento visionario dello scenografo e costumista Lillo Bartoloni, che dà vita a delle sagome di legno nella migliore tradizione kantoriana. Lo spettacolo si lascia così godere per la leggerezza e il lirismo, uniti a quel fondo di malinconia e introspezione propri della sensibilità ebraica. Merito quindi di tutti gli artisti che hanno lavorato a questo progetto, che è in prima nazionale, se agli spettatori è stato trasmesso il comune sentire artistico di un popolo sparso per il mondo.

Si replica domani sera alle 21.30

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