Al via in Consiglio provinciale di Prato il dibattito sulla revisione dello Statuto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2000 17:44
Al via in Consiglio provinciale di Prato il dibattito sulla revisione dello Statuto

La seduta del Consiglio provinciale di ieri pomeriggio è stata interamente dedicata alla revisione dello Statuto dell’ente.
L’aggiornamento della carta fondamentale della Provincia – ha ricordato la presidente della commissione Affari istituzionali Mara Bernocchi, in apertura della seduta – è legata in larga parte ai nuovi principi introdotti dalla Legge 265/99 sull’ordinamento della autonomie locali.
Alla revisione dello statuto sta lavorando la commissione Affari istituzionali insieme alla conferenza dei capigruppo.

I due organismi hanno già tenuto 12 riunioni definendo la bozza che è stata oggetto del dibattito in Consiglio. Adesso, anche sulla base dei contenuti del dibattito di ieri, la bozza tornerà all’esame della Prima commissione e della conferenza dei capigruppo. “L’obiettivo – ha detto la presidente del Consiglio provinciale, Irene Gorelli – è quello di arrivare in tempi stretti all’approvazione dello statuto nella nuova versione per po avviare la definizione dei regolamenti”. Il dibattito sulla bozza del nuovo statuto è stato ampio.

Sono intervenuti i consiglieri Fiaschi, Orlandini, Baroncelli, Mencattini, Cenni, Benvenuti, Sorri, Bettazzi, Bevilacqua e l’assessore Baronti. Tra le novità previste vi è una più decisa definizione dei principi dell’autonomia, un rinnovato ruolo del Consiglio in relazione all’attività della giunta e l’istituzione di commissioni di studio e di indagine, di controllo e di garanzia. Nel corso del dibattito sono stati presentati alcuni emendamenti. Il gruppo Ccd ha chiesto di inserire un riferimento più preciso al ruolo della Provincia in relazione alla sua presenza nell’Unione europea.

Il gruppo di An ha chiesto di modificare l’articolo dello statuto dove si assegna al presidente della Provincia il ruolo di nominare rappresentanti dell’ente presso enti, aziende, istituzioni e società a partecipazione provinciale. Secondo il gruppo di An (il parere è condiviso anche da altri gruppi di minoranza) qualora i rappresentanti da nominare siano più di uno deve essere garantita la presenza della maggioranza e della minoranza.

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