lo ha detto il presidente
Claudio Martini incontrando questa mattina una delegazione guidata dal
presidente di Unioncamere regionale Pierfrancesco Pacini e composta dai
presidenti delle Camere di commercio di Firenze, Luca Mantellassi, di
Pistoia, Andrea Gualtierotti, di Grosseto, Mario Guelfo Gennari, e di
Massa-Carrara, Giulio Conti. All'incontro hanno preso parte anche gli
assessori all'agricoltura, Tito Barbini, all'industria e artigianato, Ambrogio
Brenna, al commercio e turismo, Susanna Cenni.
Dopo aver sottolineato la tempestivita' con cui il governo regionale ha
voluto incontrare i rappresentanti del sistema camerale, Martini ha
manifestato la volonta' di rendere sistematico il confronto, fissando di
comune accordo una cadenza periodica.
"In questi ultimi anni - ha detto -
i rapporti tra Regione e sistema camerale hanno compiuto passi importanti,
sanciti dal protocollo d'intesa del 1996. Oggi lo scenario e' modificato per
i nuovi poteri delle Regioni, il nuovo contesto economico e le nuove
opportunita' che si presentano alle Camere di commercio con la
programmazione decentrata e i patti territoriali.
Per questo, secondo
Martini, "e' arrivato il momento di riscrivere quell'accordo, aggiornandolo
alla mutata situazione".
Una cosa per Martini e' importante: evitare una commistione di funzioni, dannose sovrapposizioni o duplicazioni. "Le Camere di commercio - ha detto - devono avere un ruolo importante di partenariato nello sviluppo regionale, fortemente orientato sul versante del supporto analitico e conoscitivo": quel "referente istituzionale per l'economia", che, secondo Pacini, dovra' veder riconosciuto il suo ruolo specifico nel nuovo Statuto regionale. Nel corso dell'incontro sono stati esaminate anche alcune questioni, dalla nascita della nuova Agenzia per la promozione economica della Toscana (Apet) alla situazione del sistema della moda, dalle prospettive dei poli espositivi regionali al futuro del sistema aeroportuale toscano.