In Toscana dal 1998 al 1999 il lavoro interinale e' quadruplicato, diffondendosi specialmente fra i giovani gestiti da societa' private

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2000 21:02
In Toscana dal 1998 al 1999 il lavoro interinale e' quadruplicato, diffondendosi specialmente fra i giovani gestiti da societa' private

E' quanto emerge da una ricerca condotta per la Regione dall'Ente Toscana Lavoro in collaborazione con le societa' di lavoro interinale che operano in Toscana (sono 17, con 48 filiali nelle 10 Province). Nel 1999 i lavoratori coinvolti e iscritti al libro matricola sono stati 5.945 e i contratti stipulati sono stati 10.308. Firenze, con 2990 lavoratori iscritti rappresenta il 52 per cento dell'intera regione. Nel 1998 i contratti di prestazione erano stati 2.434.
La ripartizione per genere, analogamente a quanto accade a livello nazionale, vede una netta prevalenza di maschi (60 per cento), rispetto alle femmine (40 per cento).L'eta' media dei lavoratori e' di 30 anni, con una prevalenza netta della fascia di eta' fra i 25 e i 35 (59 per cento).

I giovani sotto i 25 anni risultano essere il 27 per cento. "Questi dati - commenta l'assessore al lavoro Paolo Benesperi - ci fanno riflettere sull'importanza di un graduale ingresso di strumenti di flessibilita' all'interno del mercato del lavoro.
Un ingresso che, sia pure in forma controllata e governata, e' inevitabile per riconquistare soprattutto le componenti piu' deboli, come i giovani e le donne. Cio' che emerge dal rapporto e' dunque un segnale significativo. Va poi sottolineato anche l'aspetto formativo di questa esperienza, che permette ai piu' giovani di crearsi un bagaglio di competenze che potranno essere spese in futuro nella successiva ricerca di un impiego".
Al momento ad essere maggiormenete richiesti dalle aziende utilizzatrici sono gli operai, che rappresentano il 53 per cento dei lavoratori iscritti nel libro matricola (il 39 per cento sono operai generici, il 24 per cento specializzati).

Buona anche la presenza di terziario, con un 33 per cento di iscritti, mentre e' bassa la presenza di quadri e dirigenti con il 4 per cento.
Le aziende che hanno utilizzato il lavoro interinale sono state 1604: il 52 per cento sono imprese industriali, il 31 per cento del settore terziario.Gli altri settori rappresentano il 17 per cento. In generale le aziende toscane ricorrono al lavoro interinale per fare fronte a improvvise punte di lavoro (71 per cento) o per sostituire lavoratori assenti (20 per cento).

La durata media degli incarichi nel corso del 1999 e' stata di 72 giorni, contro i 50 del '98."Dalla ricerca - aggiunge Benesperi - emerge un altro dato interessante: la carenza in Toscana di figure operaie specializzate come fresatori, tornitori saldatori, ma anche di professioni innovative come quelle legate alla new economy quali sistemisti di rete, informatici, programmatori Internet. Tutte professioni emergenti su cui occorrera' indirizzare gli sforzi nelle strategie di politiche formative e del lavoro".

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