La morte del professor Paolo Barile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2000 16:36
La morte del professor Paolo Barile

Impegnato nella lotta di liberazione dal nazifascismo; autore di saggi di Giurisprudenza divenuti storici, il professor Barile ha dato lustro all'Università fiorentina, ponendo sempre al centro dei propri studi la Carta costituzionale. Fu consigliere comunale dal luglio del 1985 all’aprile del 1987. Fu negli 'Amici della musica', nel consiglio di amministrazione della Fondazione Scuola di musica di Fiesole e vice presidente del Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale fiorentino.
“Sono molto addolorato per la morte di Paolo Barile.

E’ una grave perdita per la città e per il mondo culturale e giuridico nazionale. Paolo Barile è stato uno dei protagonisti della storia politica, civile e intellettuale degli ultimi cinquant’anni del nostro paese e della nostra città", ha detto il sindaco di Firenze Leonardo Domenici. "Intellettuale vivace e attento alle evoluzioni della società - ha sottolineato Domenici - è sempre stato in prima fila nella difesa dei diritti e delle libertà dell’uomo. Un impegno che è iniziato con la sua adesione al partito d’Azione e il ruolo attivo svolto nella lotta di Liberazione ed è continuato, negli anni successivi, con la tenace difesa della Costituzione e dei suoi principi.

Gli studi sui diritti fondamentali, quelli sulla libertà, sull’eguaglianza e la tutela delle diversità; l’attività di costituzionalista, i recenti interventi sul diritto di informazione, l’impegno in consiglio comunale a Firenze, come quello di ministro per i rapporti con il Parlamento nel governo Ciampi, il ruolo di primo piano svolto per le riforme istituzionali, hanno evidenziato la passione civile profusa in tutti questi anni da Paolo Barile". Ma a Firenze, conclude il sindaco, lo vogliamo ricordare anche per un’altra passione, quella per musica classica.

"Lo ricordiamo fra gli 'Amici della musica', nel consiglio di amministrazione della Fondazione Scuola di musica di Fiesole e quale vice presidente del Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale fiorentino. Con la morte di Paolo Barile scompare un grande intellettuale. Un uomo che con i suoi libri, con i suoi corsi universitari e l’attività del suo studio legale, con il suo impegno personale e la sua forza morale ha contribuito non poco alla formazione di tanti giovani”.
«Desidero esprimere grande rammarico per il grave lutto che ha colpito la nostra città con la scomparsa del professor Paolo Barile» ha sottolineato il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca in un telegramma alla famiglia.

«Uomo alimentato dalla passione per la libertà - ha proseguito Brasca - non esitò ad impegnarsi nella lotta di liberazione dal nazifascismo per il ripristino della democrazia nel nostro Paese. Autore di saggi divenuti storici, il professor Barile ha dato lustro all'Università fiorentina, ponendo sempre al centro del proprio operato la Carta costituzionale quale strumento fondamentale per la formazione morale e culturale delle nuove generazioni». «Alla sua famiglia ed ai suoi studenti - ha concluso Brasca - le condoglianze più sincere del Consiglio comunale di Firenze».

«Con la scomparsa di Barile - ha commentato il capogruppo de “i Democratici Giovanni Fittante - il nostro paese perde un importante punto di riferimento. Barile ha lasciato un’impronta indelebile sia per i suoi studi nel campo del diritto che per il suo impegno nel mondo politico e sociale ed ha insegnato agli italiani la passione per la libertà e la democrazia, combattendo coraggiosamente contro la dittatura nazifascista». In un telegramma i consiglieri del gruppo di Forza Italia hanno espresso «il più sincero rammarico per la scomparsa del professor Barile, insigne costituzionalista fiorentino che ha contribuito ad elevare il livello culturale cittadino ed ha rivestito ruoli di prestigio godendo di stima e apprezzamento per le indiscusse capacità mostrate».

Vittorio Foti, capogruppo di Rinnovamento Italiano ha ricordato che con la scomparsa di Barile «si perde un grande costituzionalista, un uomo della Resistenza, un intellettuale che ha servito con lealtà il suo paese come Ministro della Repubblica nel governo Ciampi e, dai banchi del Salone dei Duecento, come consigliere comunale». «Barile - ha concluso Foti - è stato uno dei cittadini che più hanno onorato Firenze». «Cordoglio per la scomparsa di una importante figura istituzionale e per un grande intellettuale» è stato espresso dal capogruppo del CCD Federico Tondi.

Nicola Rotondaro, capogruppo dei Comunisti Italiani ha ricordato Barile come «uomo della Resistenza sempre impegnato, come professore universitario, nella formazione morale e culturale degli studenti».«Ho conosciuto il professor Barile solo attraverso i suoi scritti - ha detto la consigliera di AN Gaia Checcucci - Barile rappresenta, insieme a pochi altri, la Facoltà di giurisprudenza di Firenze».

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