Il 1999 ha visto l'introduzione di una serie di importanti novita' nelle politiche regionali per il diritto allo studio. Rispetto al 1998 la spesa regionale e' piu' che raddoppiata, passando da 8 a 15 miliardi e l'incremento e' legato a tre nuovi tipi di intervento: il contributo per le scuole materne private senza fini di lucro, il contributo per le scuole materne degli enti locali, il contributo per le borse di studio riservate ai ragazzi del biennio delle superiori. I primi due interventi hanno consentito di sopperire, cosi' come era nello spirito del provvedimento, alle carenze di posti nelle scuole materne pubbliche e di rendere il servizio piu' vicino alle esigenze della popolazione, mentre il terzo intervento ha permesso di fronteggiare i rischi di abbandono scolastico.
A queste risorse si sono
aggiunti, per il 1999, i finanziamenti statali che la Regione ha avuto il
compito di distribuire e che sono serviti per i buoni libro, sia per le scuole
medie (4 miliardi e 378 milioni) che per il biennio delle superiori (1
miliardo e 662 milioni). Ed ecco i risultati.
Nel '99, grazie al
finanziamento regionale, sono state attivate dai Comuni 262 convenzioni
con scuole materne private e sono stati avviati 88 progetti per aumentare
l'offerta di quelle gestite dagli enti locali (aperture prolungate e il sabato).
Un risultato che ha permesso di accorciare le liste di attesa. Sempre sul
fronte delle materne private e' da registrare il pronunciamento del Tar che
ha respinto, dichiarandolo non ammissibile, il ricorso presentato da
Rifondazione comunista contro la delibera della Regione che assegna il
contributo per le scuole private. Quanto alla fascia dell'obbligo, sono stati
assegnati, per la prima volta, 3.903 borse di studio (del valore di circa
400.000 lire ciascuna) per il biennio delle superiori, 11.614 buoni libro per
le medie inferiori e 2.322 per le superiori.
Fra le novita'di quest'anno anche i progetti, che hanno coinvolto 200 studenti, di "stage" all'estero per l'apprendimento dell'inglese. "Come si vede l'impegno della Regione non e' stato solo finanziario - spiega l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - perche' il 1999 ha coinciso con l'avvio della nuova organizzazione del settore istruzione grazie alla nuova legge regionale che ha recepito la Bassanini dando impulso a un processo di cambiamento che dovra' compiutamente dispiegarsi entro il 2001".
La
Regione e gli enti locali hanno collaborato per accelerare il processo di
riforma dando vita a nuovi servizi e affrontando i problemi dell'edilizia
scolastica ( 87 miliardi).
L'impegno della Regione continuera' anche per il 2000: sono stati stanziati
15 miliardi, gia' ripartiti alle Province le quali, fin da giugno, potranno
erogare ai Comuni i contributi necessari a finanziare le attivita' previste
per il prossimo anno scolastico.