Un messaggio di collaborazione a tutta la societa'
toscana: cosi' il presidente della Regione, Claudio Martini, ha definito
l'odierna cerimonia di passaggio di consegne tra la sua giunta e quella di
Vannino Chiti, che ha visto l'affollata partecipazione dei rappresentanti di
tutte le istituzioni, oltre che delle forze economiche, sociali e culturali. "La
giunta regionale - ha detto Martini - non e' un'entita' che vive di vita
propria, ma esiste proprio per la sua capacita' di collaborare con le altre
istituzioni e con i protagonisti dello sviluppo, della cultura e della societ…".
Martini ha cosi' ribadito la volonta' di proseguire e rafforzare questa
esperienza, che ha gia' caratterizzato la giunta Chiti.
Tre i temi che Martini ha voluto sottolineare nel suo breve saluto: la fase costituente che si aprira' subito con la scrittura del nuovo Statuto; i rapporti con l'Europa, che vedranno ancora la Toscana protagonista in questo quinquennio di inizio secolo in cui sia le Regioni italiane sia l'Unione europea cambieranno pelle; e soprattutto il rilancio della concertazione istituzionale e sociale, le cui regole andranno ridefinite per aggiornarle alla mutata situazione economica e sociale.
"Vogliamo avviare - ha detto
Martini - una grande stagione di collaborazione e di dialogo sui temi
fondamentali dello sviluppo, del sociale, della sicurezza dei cittadini e
dell'ambiente".
Chiti, rispondendo a Martini, ha ricordato una frase del premier britannico
Tony Blair, che, due anni fa, stupito della sua decisione di non volersi
ricandidare come presidente, gli disse che giudicava "il pi— bel lavoro del
mondo" fare il presidente di una regione come la Toscana. "Per ciascuno
di noi - ha detto - la cosa piu' bella e' fare il sindaco della propria citta' o
il presidente della propria regione.
Ma essere presidente della Toscana e' ancora qualcosa di piu'. "La Toscana - ha detto Chiti - ha enormi potenzialita' da rafforzare e da consolidare, a partire da quella accumulata nel campo della difesa dei diritti umani, che e' uno dei modi migliori e piu' efficaci per partecipare alla costruzione dell'Europa e per avere relazioni solide e durature con tutti i paesi del mondo".